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Superfluo sottolineare come il big match settimanale si disputi domenica sera a San Siro, Inter-Roma è il piatto forte della giornata indipendentemente da quel che accadrà in Genoa-Milan e Napoli-Cesena perchè la dovesse perdere la Roma scivolerebbe a -5 da un’Inter che sarebbe lanciata in orbita all’inseguimento del Milan, al contrario la sconfitta nerazzurra potrebbe veder allontanarsi davanti Milan e Napoli, vanificando in parte il grande sforzo fatto finora per ridurre le distanze. Ranieri contro Leonardo, entrambe rinunciano in difesa a un uomo, Mexes e Chivu dopo i fattacci  del turno infrasettimanale, per il resto sono da sottolineare i rientri di Snejder e la grande vena di Milito, mentre dall’altra parte un Menez entusiasta per la convocazione in nazionale. Sarà grande spettacolo.

Sugli altri campi il tema è più o meno lo stesso per tutti, ripartire dopo lo stop nelle gare di metà settimana, il Milan fermato in casa dalla Lazio, va in scena domenica alle 15.00 a Marassi contro un Genoa che vive la peggior stagione dal ritorno in A e che Ballardini fatica a inquadrare anche tatticamente, tuttavia per varie ragioni i rossoblu hanno un carico di motivazioni extra nell’affrontare questa gara e il Milan ha sempre l’organico a mezzo servizio in difesa e a centrocampo, dove se non altro recupera Van Bommel. Anche al Napoli tocca ripartire dopo l’imprevisto stop di mercoledì a Verona, approccio sbagliato, stanchezza accumulata, Chievo bestia nera et voilà il gioco è fatto. Ospite degli azzurri il Cesena impelagato nella lotta salvezza che spera di fare punti e accorciare la distanza sul Catania (a sua volta impegnato a Bologna), ma il Napoli non può sbagliare due partite di fila e Mazzarri opererà probabilmente un turn over sostanziale in difesa con gli innesti di Santacroce e dell’esordiente Ruiz, senza considerare il ritorno di Lavezzi e la disponibilità di Mascara, gli azzurri hanno un solo risultato utile: vincere.

Ripartire è anche il motto di Sampdoria e Juventus negli anticipi del sabato che le vedono impegnate sui campi di Udinese (ore 18.00) e Cagliari (ore 20.45). Gare ostiche per ripartire, i doriani sono in piena buriana psico-societaria, la dimensione della squadra genovese non era quella di aspirante alla Champions e a conti fatti lo straordinario campionato fatto nella passata stagione potrebbe aver rotto il giocattolo e il rapporto tra Garrone e la tifoseria, i tifosi hanno diritto di sognare, ma il presidente ha il dovere di tenere d’occhio i conti. Non se la passa meglio la Vecchia Signora al centro di furiose polemiche con gli arbitri (Morganti mercoledì ha negato un rigore), con gli ex giocatori (Diego dalla Germania spara a zero sui dirigenti) e più in generale col mondo calcistico. Tuttavia pur riconoscendo qualche episodio, magari ripetuto, a danno degli juventini non si può negare come la squadra imbarchi acqua già di suo, Delneri sembra essere inadeguato a una grande piazza (fatto già dimostrato a Roma e Oporto) e lo sfogo di mercoledì evidenzia la sua scarsa serenità. Non resta che affidarsi a Matri, dovesse rivelarsi un craque potrebbe salvare la stagione bianconera, ma altrimenti? Chiudono il programma domenicale le sfide salvezza Brescia-Bari e Parma-Fiorentina, le sfida tra la Lazio in cerca di se stessa e il lanciatissimo Chievo che cerca la terza vittoria di fila e infine Lecce-Palermo.

Andrea Iovene

Articolo modificato 25 Feb 2011 - 08:58

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Scritto da
redazione