Con un velo di angoscia e tanto rancore dobbiamo accettare il verdetto del caso Lavezzi, staccare la spina su quanto è accaduto, schiudersi nei propri punti di vista sulla vicenda.Il Napoli è un realtà che viene apprezzata in tutt’Europa. Se alle volte stringiamo energicamente il telecomando del nostro digitale terrestre, o stropicciamo le pagine del quotidiano rosa, con la rabbia di chi non legge appagato ultima notizia sulla propria squadra del cuore, ha di che rincuorarsi.
Gli azzurri hanno tanti estimatori nel mondo proprio quanti sono i tifosi a seguirli dai diversi fusi orari. Non è un caso che gli ultimi 5 anni il Napoli sia balzato dal trecentesimo al sessantesimo posto nel ranking dei club europei. L’ambizione di rendere il Napoli più global che nazionale sembra dare ragione agli sforzi dispiegati dall’energico e lungimirante presidente De Laurentiis.
Il magazine francese Onze Mondial, specializzato in accurate analisi di calcio internazionale, nel suo ultimo numero dedica uno stupendo reportage sul Napoli. Il titolo è significativo e stringe al petto l’emozione del più vispo e innamorato tifoso azzurro. Agli occhi dei transalpini, il Napoli è “la bella e ribelle” compagine del campionato italiano. Zahir Ouassadi, autore dell’articolo, scrive con disincanto che “dopo 20 anni l’era Maradona, il Napoli ritrova la vetta della classifica. Condotta da un allenatore carismatico, da giocatori talentuosi e da un pubblico caldo e bollente, il club azzurro possiede tutti gli ingredienti giusti per riannodarsi con il suo glorioso passato”. Il redattore nel suo viaggio della Napoli calcistica, rimane affascinato dalla devozione dei napoletani al culto maradoniano, perché egli scrive con sagacia, “è impossibile entrare in un ristorante, in un chiosco di giornali, in un caffè o in un semplice magazzino senza cadere su un poster, una foto o un autografo del pibe”.
Dopo l’aspetto antropologico, il redattore francese si dichiara, senza troppi giri di parole, ammiratore di Mazzarri. Equilibrato, solido e ben organizzato, sono gli elementi che si contraddistinguono nel singolare 3-4-3 scelto dal tecnico. Secondo il suo giudizio è atipico in Europa, è l’unico modulo che si è saputo evolvere in un mix di gioventù ed esperienza. Egli spiega che sono proprio i due cursori di fascia, Maggio e Dossena, che rendendono il 3-4-3 uno schieramento innovativo, poichè grazie alle loro scorribande offensive e oculati ritorni difensivi, creano sovprapposioni e rafforzano la linea difensiva. Invece i due mezzofondisti Gargano e Pazienza pressano senza esitazione gli avversari, spezzandone di conseguenze le trame di gioco. La forza del Napoli risiede, per il corrispondete dell’Onze, nell’eccezionale tridente offensivo composto dai tre fenomeni: il goleador (Cavani), il piccolo folletto (Lavezzi) e lo statega (Hamsik). Il trio d’attacco del Napoli è il più efficace d’Europa, è alle spalle del Manchester United, Real Madrid e Barcellona, ma è davanti a Chelsea, Manchester City e lo stesso Milan, per reti realizzate.
Anche il Marca non è da meno. Dalle colonne del quotidiano sportivo più seguito in Spagna, con entusiasmo si legge che “almeno in Italia, il campionato c’è anche a Sud”. Gli iberici definiscono la squadra azzurra la bandiera della ribellione contro i giganti del Nord, l’outsider più autorevole per il titolo.
Per concludere, l’European Sport Magazine (un’associazione europea di pubblicazioni legate al calcio, tra cui vi sono le italiane Gazzetta dello Sport e Guerin Sportivo) elegge al livello europeo una “Squadra del Mese”. Con 8 voti su 10, Edison “El Matador” Cavani è stato inserito nel celebre top team europeo di Gennaio, al fianco di un certo di Lionel Messi. Quindi tifosi, non rammaricatevi, il Napoli ha già conquistato un pezzo d’Europa!
Articolo modificato 19 Feb 2011 - 09:36