E’ quanto meno simpatico ascoltare quel burlone di Moratti parlare di par condicio relativamente agli errori arbitrali perchè purtroppo non mi sembra che il Napoli o la stessa Lazio domenica abbiano goduto di gol irregolari convalidati e decisivi al fine del risultato. L’occasione per Moratti era buona per tacere, ma se l’è lasciata sfuggire, e in tema di sorrisi non si può che aprire il cuore davanti alle puntualizzazioni della Gazzetta dello Sport (ahi ahi ahi, l’imparzialità giornalistica dove è finita??) e del Corriere della Sera, che equiparano ai gol irregolari convalidati una rimessa laterale invertita a Napoli, dove una volta in gioco, la palla è passata da destra a sinistra, poi in mezzo al campo, poi ancora a destra, è stata crossata, respinta da un difensore, ribattuta da Cavani, deviata da un altro difensore, recuperata da Zuniga e messa in rete.
Ops.. come ho fatto a non vedere la diretta connessione tra una rimessa in gioco invertita, un’azione che si sviluppa per quasi un minuto dopo e un gol segnato con almeno due circostanze imprevedibili (due deviazioni del pallone)?? Il principio di causa ed effetto deve essere mutato, se quest’azione equivale a quella di avere due uomini in fuorigioco sulla linea di porta che deviano in maniera decisiva il pallone in rete, oppure a quella di controllare un pallone (altrimenti incontrollabile) con un braccio e grazie a questo segnare al Chievo.
E allora sorridiamo tutti insieme a Moratti e Galliani rallegrandoci di non esserci avveduti che il campionato si disputa solo tra due squadre e gli altri partecipano per folklore…?!
Andrea Iovene