Non si può negare il fascino di affrontare in 7 giorni due impegni di così grande rilievo come le sfide in casa di Villarreal e Milan, il palcoscenico europeo è una ribalta importante ma è chiaro che il fascino maggiore risiede nella gara di San Siro che riporta tutti noi alle partite di vent’anni fa quando il Napoli di Maradona e Ferlaino sfidava e batteva le grandi del Nord.
Tuttavia non si può ridurre tutta la stagione a una settimana, l’esito delle due gare avrà senz’altro dei risvolti più certi (proseguire o meno nel cammino europeo) o meno certi (la gara di Milano non è decisiva nella ricorsa al titolo).
In Europa League, giovedì sera alle 21.05 (diretta Rete 4 e Mediaset Premium) il Napoli potrà giocare la sfida sul suo terreno preferito, quello del contropiede con un Villarreal che a rigor di logica dovrebbe alzare il baricentro e attaccare lasciando finalmente spazio per le sgroppate di Lavezzi, Cavani e dei guastatori Maggio, Dossena e Hamsik. Fermo restando le difficoltà di una gara esterna, di un campo caldo e dell’ esasperante possesso palla iberico, è d’obbligo essere fiduciosi nel guardare a questo match, confidando di passare il turno per andare poi a sfidare il Bayer Leverkusen.
Ma se per giovedì c’è attesa senza troppe tensioni, la gara di lunedì ha già generato una serie di schermaglie mediatiche, sebbene la stampa nazionale continui a snobbare allegramente il Napoli dalla lotta scudetto. D’altra parte Mazzarri da benissimo a ribadire che il Napoli deve fare la corsa su se stesso, e affrontare ogni partita con lo spirito di una finale evitando di lasciar distrarre la squadra da quel che invece accade intorno a Milan e Inter (errori arbitrali e par condicio??? ndr).
Tengo a sottolineare come Milan-Napoli non sia decisiva, se il Napoli dovesse uscire da San Siro battuto, scivolerebbe a -6 dai rossoneri, con la concreta possibilità però di ridurre nuovamente il gap considerato un calendario apparentemente più difficoltoso per la squadra di Allegri. Al contrario se il Napoli uscisse da San Siro con dei punti in tasca nulla cambierebbe se non un ulteriore aumento di autostima nel team di Mazzarri. Senza dimenticare che alle spalle c’è l’Inter sempre in agguato con un calendario che sembra favorirla da qui fino ad un finale che si annuncia rovente sin d’ora..
Andrea Iovene