Una squadra che può schierare un ottimo portiere (Mirante) una difesa esperta (Zaccardo, Paci, Lucarelli) e a centrocampo elementi di valore come Dzemaili e Galloppa, e una batteria di trequartisti ottimi come Marques, Candreva e Giovinco, dietro poi a elementi come Amauri, Crespo e Bojinov. Eppure il Parma è laggiù in graduatoria e ci deve essere una ragione. E la ragione è la guida tecnica, e non perchè il bravo Marino sia inadeguato, quanto perchè le sue caratteristiche di tecnico, che sposa il gioco veloce, con sovrapposizioni e triangolazioni continue offerte dal modulo 3-4-3, mal si sposa con le qualità dei calciatori che ha in rosa. Non avendo ali veloci o esterni adeguati ai compiti, spesso il gioco risulta affannoso e lento, con cross dalla trequarti per i centravanti, che a volte inventano la giocata (vedi Amauri a Roma) e a volte no. L’unica variabile è costituita dalle accelerazioni della Formica Atomica Giovinco, che purtroppo spesso non è stato al top durante la stagione.
La gara sarà il posticipo di giornata e il Napoli avrà il vantaggio (o è uno svantaggio) di conoscere tutti gli altri risultati, ma è certo che si deve tornare a casa con dei punti in cascina, poichè le inseguitrici si fanno pericolose (specialmente l’Udinese), ed è giusto provare a mettere distanza anche in vista degli scontri diretti.
Andrea Iovene
Articolo modificato 11 Mar 2011 - 12:42