Nel secondo tempo gli azzurri scendono in campo con un altro appiglio, determinati e vogliosi di fare risultato, di non lasciarsi alle spalle altri punti preziosi. A fare la differenza è il Pocho, dal rientro dalla squalifica, capace di cambiare l’equilibrio dei valori in campo in collaborazione con Hamsik , che è tornato a fare l’Hamsik che consciamo dopo un primo tempo in colore. Infatti al 51’ da un accelerazione di Lavezzi, lascia sul posto Galloppa e trovando impreparati i difensori del Parma, entra in area, serve dolcemente lo slovacco pronto a ribadire in rete con un bel tocco. Per onestà intellettuale, non dobbiamo nascondere le evidenziare, il gol di Marekiaro è macchiato da posizione irregolare: era oltre la linea! Gli episodi ancora una volta condiscono la gara degli azzurri, nella buona o nella cattiva sorte.
La partita cambia completamente volto, perché il Napoli torna ad essere quello capace di dominare il gioco, il gol ha cambiato l’umore degli azzurri. Dopo soli 5 minuti Hamsik restituisce il favore a Lavezzi. Proprio da un triangolo impostato da Lavezzi lungo l’out destro, lo slovacco pesca con preciso passaggio di ritorno il Pocho nell’unico corridoio disponibile. Lavezzi è solo davanti a Mirante in uscita, anche se la palla resta sotto a corpo sbilanciato, mentre sta per cadere trova un preciso colpo sotto a scavalcare il portiere parmigiano. Tre minuti dopo il raddoppio la partita svolta a favore nuovamente del Napoli, perchè Galloppa entrando a gamba alta colpisce al petto Hamsik, il rosso è inevitabile. Da questo momento in poi la partita non sarà più la stessa, il Napoli è padrone del campo con un uomo ed un gol in più. Il Parma nonostante rimasto in dieci, ci mette l’orgoglio è cerca di ripristinare un partita cominciata positivamente, sfruttando qualche azione da palla inattiva. Ma è il Napoli con serenità sfrutta a pieno gli spazi concessi dalla squadra di casa. Al 70’ Zuniga servito da Hamsik sulla destra, con un tiro calciato con il sinistro (non il suo piede) in area, trova pronta la risposta di Mirante, che chiude lo specchio ad un Lavezzi scatenato e pronto a bissare. Ancora una volta il colombiano protagonista in un capovolgimento di fronte, due contro uno, serve male Cavani che rimane a secco da ben 500 minuti. La parole fine viene scritta da Maggio, anche lui autore di una grande prestazione questa sera, è uno dei pochi a crederci fino dal primo tempo. Il signore della fascia destra, inseguito ad un maldestro rinvio della difesa parmense, sfrutta un rimpallo favorevole e con passo da attaccante puro si trova da solo davanti a Mirante e non sbaglia la più facile delle occasioni da rete. Il Tardini diventa la piccola succursale del San Paolo, si sentono cantare le melodiose note del “Surdat Nnammurato”.
Buona la prima di Victor Ruiz, impeccabile nel chiusure proveniente dalla sua corsia di competenza, smorzando senza difficoltà i tentativi Candreva e Valiani, mentre dall’altra parte Santacroce non esce vittorioso dal confronto con Palladino, che in undici contro undici era stato schierato come esterno sinistro. L’eroe della giornata, il man of the match è Lavezzi, che con una prestazione maiuscola, rientra nel rango di fuoriclasse indiscusso e mette a tacere ogni critica sulla sua “non essenzialità”. Assist e gol, entra in partita nel momento più difficile, ma cosa dobbiamo chiedergli più? La partita si conclude con la comprensibile girandole di polemica, c’è da capire e rispettare la posizione del Parma di Ghilardi, danneggiato dall’errata valutazione nel pareggio partenopeo. Ma noi adesso interessa il calcio giocato, dopo aver mangiato troppe “chiacchiere” nel periodo di carnevale, gli sportivi napoletani possono risintonizzarsi sulle frequenze radio dell’affascinante colonna sonora della Champions. Lo scudetto? Questa settimana il meteo dice che a Napoli fa meno freddo rispetto a Milano, gli azzurri sono lì a mettere pressione e giocarsi le altre nove finali di campionato.
Alessandro D’Auria
Articolo modificato 14 Mar 2011 - 12:11