Come ventuno anni fa, i corsi e i ricorsi storici possono far confidare le più rosee aspettative. Il Napoli in versione Dallara è stato superlativo, meritando a pieno quel piazzamento lì su. Fino alle 20,45 l’azzurro del cielo è stato conforme a quello della classifica. Per i milanisti c’è poco da esser allegri con questo Napoli.
Oltre quindicimila napoletani presenti nello scenografico stadio bolognese, giunti anche da oltralpe, per gongolarsi in un giorno letizio, di sana euforia. La curva San Luca, per alcune ore è diventata una piccola succursale del San Paolo.
Gli uomini di Mazzarri hanno imposto il ritmo della partita fin dal primo minuto, mostrando tonicità e determinatezza nel portare a casa l’ottava vittoria esterna in campionato. Anche senza il Matador, gli azzurri non hanno smarrito la via per il gol. Lo smalto di una squadra che è prima di tutto un gruppo, la possiamo sintetizzare nell’esultanza di Cavani dagli spalti. Non ci sono smanie di protagonismo, c’è voglia di arrivare fino in fondo, qualsiasi sia il risultato finale. A confermare l’importanza del valore del gruppo è De Sanctis, il quale svela ai microfoni Mediaset che tutta la squadra si riunisce in una cena settimanale, nonostante le difficoltà dell’euforia dei tifosi. Da oggi tanti paparazzi si metteranno alla ricerca della misteriosa location che ospita l’area relax degli eroi azzurri.
Ma quello che ci interessa tener sott’occhio è il calcio giocato. Infatti il Napoli nel primo tempo a Bologna è paragonabile ad un Rolex d’oro: preciso nei sincronismi come un orologio e d’orato perché luccicante per quanto ha fatto vedere fino ad oggi.
Alessandro D’Auria