Il difensore Morris Carrozzieri torna a giocare una partita ufficiale dal 19 aprile 2009, dopo essere risultato positivo al test antidoping del precedente 5 aprile, in casa, contro il Torino. Morris dice di volersi lasciare alle spalle quanto accaduto: “sono molto contento di essere tornato e avere giocato per 90′, al momento sono al 70% delle potenzialità”. I due anni di squalifica sono stati maggiorati da una pena accessoria di natura economica, stipulando così con la società un contratto al minimo sindacale. Essendo anche impossibilitato ad allenarsi con il resto della squadra, si è dovuto allenare sia in palestra che sul campo con il preparatore atletico (il suo amico Angelo Pagliaccetti, ex calciatore di Serie B e C).
Ieri ha avuto modo di calpestare il terreno di gioco durate Palermo-Grosseto, valido per la categoria Primavera. “Dopo due anni di stop, non era affatto facile riabituarsi subito al ritmo di una partita di calcio. Afferma il difensore palermitano: “considero questa giornata il primo gradino verso il ritorno ai livelli di un tempo”.
E’ cresciuto progressivamente durante il corso del match, e sul finale ha avuto di festeggiare il suo ritorno con un gol perché ha colpito il palo con un bel colpo di testa
Ai microfoni di Mediagol Paolo Beruatto, allenatatore della Primavera rosanero, sulla prestazione di Carrozzieri si pronuncia così: “ Al di là di questo, a me è piaciuto lo spirito con cui è voluto venire e la voglia che ci ha messo. In più è stato un esempio, ha avuto qualche sbavatura nel secondo tempo. Ecco la differenza tra i veri giocatori e i presunti tali: l’errore non l’ha condizionato assolutamente, anzi, nel finale è tornato a essere il giocatore importante su cui tutta la squadra si è appoggiata.
Il recupero, anche se parziale, di Carrozzieri rappresenta un sollievo per Delio Rossi. In vista della ultime partite di campionato, ed in particolare il sogno chiamato “Coppa Italia”, l’esperienza e soprattutto la voglia di tornare un pilastro della colonna difensiva palermitana, motiveranno il trentunenne difensore a dare quel qualcosa in più. E’ proprio questa spinta emozionale potrebbe fungere da linea guida per la difesa rosanero che con oltre 50 reti incassate è la più trafitta in massima serie.
Alessandro D’Auria