E’ facile parlare quando sei Mourinho ma “Special One” non si nasce, ci si diventa. Ieri Mou dopo le due grandi prove tattiche nelle prime due sfide di questo mese, schierando e inventando Pepe centrocampista centrale, ha dato ancora una volta la dimostrazione di quanto sia anche un ottimo oratore. Come sempre frecciatine a destra e a manca, e il destinatario principale era l’ amico ” Pep”, reo di essere stato il primo allenatore al mondo ad aver discusso un arbitro già dalla designazione. Mou – riprendendo Albert Einstein-ha affermato:« c’ è una forza motrice più forte del vapore, dell’ elettricità e dell’ energia atomica: la volontà. Non sono parole mie ma di un grande scienziato, con la volontà si può fare tutto». Mourinho come sappiamo è un maestro nel togliere pressioni alle sue squadre, concentrando tutte le attenzioni su di se.Ogni volta che c’ è Mourinho c’ è spettacolo e questa è la sua grande forza, le partite non durano 90 minuti, ma giorni fatti di conferenze stampa, interviste e dichiarazioni, un vero manipolatore di menti. Guardiola di tutta risposta tocca un tasto fondamentale per più di una volta, esaltando i giocatori e il reparto offensivo del Real Madrid, capace di fare turn- over nella sfida contro il Valencia e schierando Higuain, Benzema e Kakà. Ammette di voler dire tante cose a “Josè” e che una conferenza stampa non basterebbe. Un Barcellona deficitario, senza Iniesta e con Mascherano adattato difensore centrale. Guardiola ammette che la volontà è inutile senza corsa e forza nelle gambe. L’allenatore blaugrana con un tono abbastanza infastidito e annoiato da tutte queste situazioni, conclude la conferenza stampa dichiarando di conoscere bene Mourinho. Botta e risposta dunque sembrano fare da preludio a quella che sul rettangolo di gioco del Santiago Bernabeu sarà una partita dai contenuti interessantissimi, con un occhio rivolto alle prodezze di Messi e Ronaldo e l’altro al confronto fra i due tecnici in panchina.
Alberto Gencarelli