Ma prima di pensare a questo, è necessario guardare alla gara di Lecce, contro un avversario super-motivato (non c’è miglior benzina dell’istinto di sopravvivenza) e che si trova ormai se non all’ultima spiaggia, quasi. Potrebbe essere proprio questo il vantaggio del Napoli, se il Lecce si dovesse lanciare a testa bassa all’attacco il Napoli potrebbe sfruttare al meglio le proprie qualità nel gioco di contropiede, con Lavezzi e Hamsik a supporto di un Cavani desideroso di timbrare ancora il cartellino in queste ultime gare per centrare anche l’obiettivo di diventare capocannoniere.
La squadra azzurra ha affrontato una settimana tipo dal punto di vista del lavoro, e con l’eccezione di Grava che sta ancora lavorando al suo recupero (non è escluso rivederlo in campo da qui alla fine) sono tutti disponibili. Davanti a De Sanctis, Cannavaro guiderà la difesa, mentre a destra Campagnaro ha avuto qualche noia negli ultimi giorni e pur rimanendo favorito, Santacroce è in preallarme, motivatissimo anche dal fatto di giocare contro la squadra che di più l’avrebbe voluto a gennaio scorso. A sinistra invece, dovrebbe giocare Ruiz, ma anche qui è un ballottaggio che si risolverà solo all’ultimo; sugli esterni confermato Dossena autore di una grande prova sabato scorso, mentre a destra Zuniga scalpita con Maggio non apparso in grande spolvero nelle ultime due gare. A centrocampo unico sicuro è il ritrovato Gargano, che dopo l’appannamento del mese di Aprile sembra tornato il motorino inesauribile di sempre, accanto a lui è sfida tra il pimpante Yebda e Pazienza anche lui apparso sottotono (forse per il campo pesante) nell’ultima gara. Davanti giocheranno i tre soliti, con Mascara pronto a subentrare in caso di necessità per dare una mano.
La gara è sicuramente non facile per la grande carica di tensione che si porta dietro negli avversari, ma il Napoli deve mettere l’ultimo mattoncino per chiudere la costruzione di un sogno, del ritorno nell’Europa dei Campioni.
Andrea Iovene
Articolo modificato 6 Mag 2011 - 08:27