Un punto. Questo separa matematicamente il Napoli dalla certezza della qualificazione diretta in Champions, e gli azzurri affrontano questa gara con la difficoltà dell’assenza del mattatore stagionale, Cavani, e dell’uomo offensivo più in forma, Mascara. Ci saranno invece dal primo minuto i due scugnizzi che sono a Napoli dal primo giorno del ritorno in A, idealmente è giusto così ripartire dal Pocho e da Marekiaro nell’estate 2007 e arrivare oggi nel 2011 a conquistare la Champions con loro due in campo.
Non sarà facile, benchè l’Inter abbia poco da chiedere, perchè i nerazzurri plurititolati sono squadra orgogliosa, di carattere forte e di certo non regaleranno niente, ma il Napoli ha da fare la sua partita tutta grinta, velocità e contropiede per superare lo schieramento prudente che sceglierà Leonardo. Mazzarri a due gare dal termine è alle prese col fattore stanchezza, che ovviamente inciderà sulle scelte dei giocatori e che probabilmente porterà a schierare Zuniga sulla trequarti (il colombiano è apparso molto in forma ultimamente) e Ruiz in difesa. Non è ancora escluso che Santacroce possa giocare al posto di un Campagnaro che sebbene sempre dignitoso per impegno non è sembrato brillante da qualche settimana a questa parte. A centrocampo confermati Yebda e Gargano, con Maggio e Dossena sugli esterni. Per l’attacco di Zuniga si è detto, ma fino all’ultimo resteranno in ballo anche Sosa e Lucarelli, anche se forse quest’ultimo ha più probabilità di entrare nel finale di gara.
Manca un punto e non si può fallire l’obiettivo che in nove mesi di campionato si è costruito. Il Napoli bussa alle porte dell’Europa, ed è giusto che rientri dalla porta principale.
Andrea Iovene