Ma nella terra dei sogni che nascono e si realizzano ci sono anche storie più tristi, come quella del condottiero di questa squadra che travolto dal proprio ego e dalla propria ambizione medita di traslocare altrove per il timore di non veder soddisfatti i suoi desideri. Ma la domanda a riguardo è solo una: deve il Napoli cambiare la sua progettualità che l’ha portato in 7 anni dalla C alla Champions e passare alla logica del tutto e subito (che però non sempre paga, vedi Milan e Inter in Europa quest’anno) solo per accontentare il suo allenatore?
La mia risposta è NO. ASSOLUTAMENTE. La necessità è che l’allenatore sia convinto dei progetti della società e possa sposarli in pieno e per molti anni. Il tempo di festeggiare è oggi, ma il tempo di guardare avanti era già ieri e non si può temporeggiare su questo, perciò auspichiamo chiarezza al più presto per poter rivolgere i nostri pensieri alla prossima stagione che si preannuncia ricca di opportunità ed entusiasmo per Napoli e per il Napoli.
Andrea Iovene