Il giorno della verità sta per arrivare, mancano solo meno di 24 ore. Dopo settimane di frecciatine mediatiche e giochi di parole potrebbe ridefinirsi il tira e molla tra De Laurentiis e Mazzarri. Dietro le spalle del tecnico toscano vigila l’ombra di Claudio Ranieri che in una recente intervista, con il suo solito british style, ha dichiarato a tal proposito: “se il presidente del Napoli mi chiama io sono qui”.
La carta Ranieri è il bluff che potrebbe presentare De Laurentiis al tavolo di gioco con Mazzarri, ma dall’altro canto potrebbe essere “l’alternativa” per tenere a bada l’esigenza di una piazza spaventata dal possibile addio del suo stratega. Tutto scorre lungo la linea della suspance, ma negli ultimi tempi i rapporti sembrano essersi ricuciti. In particolare l’accostamento di Antonio Conte alla panchina bianconera è la livella su cui si acquietano i pensieri di Mazzarri. Due saranno i punti sulla quale si concentrerà il vertice di programmazione: dal punto di vista tecnico, Mazzarri si aspetta l’arrivo di almeno 4 giocatori di livello, e dal punto di vista puramente economico, l’allenatore vorrebbe un adeguamento contrattuale. Noi siamo sicuri che l’avventura del toscano sotto l’ombra del Vesuvio non si interromperà, perché due gentiluomini sanno quando è giunto il momento di tendere la mano per il bene comune dei propri tifosi.
Il Napoli del futuro vede un Cavani sempre più azzurro dato che il Matador ha prolungato il contratto fino 2016 con aumento dello stipendio a 2,5 milioni. Sciolti tutti i dubbi su Tim Matavz, il suo procuratore ha annunciato ieri su Radio Kiss Kiss che lo sloveno “l’anno prossimo giocherà nel Napoli”. Le voci di mercato ci informano che a centrocampo Dzemaili potrebbe vestire l’azzurro al posto di Inler perché Pozzo non intende svendere in visto della Champions. Invece in attacco si è fatto il nome del 24enne di Denis Stracqualursi capocannoniere del campionato argentino del Tigre.