In questo quadro, Napoli-Parma del 5 aprile 2010 rappresenta un caso a sé. Si tratta della partita già scandagliata un anno fa da una prima indagine della Procura della Repubblica e della Procura federale, concluse entrambe senza che fossero ravvisate irregolarità. Proprio ieri la Figc ha comunicato alle due società l’archiviazione del fascicolo aperto dal procuratore federale Stefano Palazzi sulla base del materiale trasmesso alla fine di giugno. La presenza del boss a bordo campo risulta influente sulle giocate secondo i numeri forniti dall’agenzia.
Appena lo 0,7% delle scommesse effettuate sulla rete dei bookmaker italiani era finito sui gialloblu dati a 7,00, mentre la vittoria del Napoli pagata 1,50, poteva contare sul 97% di giocate piazzato sulla sua vittoria, un vantaggio netto ma naturale visto il divario tecnico tra le due squadre. Anche le giocate sul “live”non mostrano irregolarità: i segni più giocati sono sempre quelli relativi ad una vittoria dei padroni di casa. Il vantaggio azzurro dopo i primi 45 minuti viene scelto nel corso della partita dall’85% degli scommettitori. L’unica perplessità rimane sulle giocate emmesse da agenzie di scommesse straniere, dove attualmente non è stato possibile analizzare nello specifico le puntate degli scommettitori.
Alessandro D’Auria
Articolo modificato 9 Giu 2011 - 13:30