Inizia oggi la vita di un nuovo spazio completamente dedicato al calcio da tavolo (Subbuteo) italiano ma soprattutto quello napoletano che tante soddisfazioni ha dato e sta dando. A curare lo spazio subbuteo Napoli sarà Massimo Bolognino campione napoletano plurimedagliato Campione del Mondo e d’Italia. IL primo pezzo è sui campionati del Mondo appena terminati a Palermo dove il nostro Max è stato assoluto protagonista.
Si è conclusa da pochi giorni a Palermo la 19esima edizione dei Campionati Mondiali di Calcio da Tavolo organizzati dalla FISTF (Federazione Internazionale di calcio da tavolo). Ottimo il risultato per l’Italia che torna a casa con 10 titoli vinti su 12. A raccontarci l’avventura della squadra azzurra è Massimo Bolognino giocatore napoletano.
Max prima di parlare di questa splendida avventura azzurra ai mondiali di Palermo parlaci di come hai iniziato la tua attività e i successi che hai avuto, sia individualmente che di club, nel corso di questi anni.
” La mia attività è iniziata nel lontano 1980 quando mia sorella per l’epifania mi ha regalato il subbuteo. Il mio primo torneo ufficiale è stato le selezioni regionali del Guerin Subbuteo nel 1989 e nel 1991. Dopo questo inizio comincia l’avventura dell’attività agonistica con il club Napoli Ferrovia dei fratelli Sparano che avevano in Massimo uno dei migliori giocatori in Italia. Iniziano una serie di vittorie nel 1993 e poi la vittoria alla selezione del mondiale nel 1994 dove, alla mia prima esperienza internazionale, eliminai il favorito vincitore il belga Delogne. Ho continuato a giocare nella federazione del subbuteo, che si era scissa da quella del calcio da tavolo, dominando in Italia poi nel momento del ricongiungimento delle due federazioni ottengo una prima vittoria a Roma ma anche una sconfitta che mi elimina dalla partecipazione ai mondiali. Inizio a giocare in europa acquisendo anche punteggio nel ranking che mi permette di partecipare al mio primo europeo, che poi sarà equiparato al mondiale, in Olanda e lì a sorpresa ottengo una splendida vittoria diventando Campione del Mondo. La scena si è ripetuta nel 2000, 2001 e nel 2005 con la sola sconfitta nel 2002 in Inghilterra. Intanto nel 1999 nascono gli Eagles Napolik dalla fusione del club Napoli Ferrovia e del club SC Benevento di Christian Filippella, altro grande campione. Con gli Eagles arriva la prima vittoria in Coppa Italia seguita da quelle del 2004 e del 2006. Poi ci sono i titoli di Campione d’Italia del 2003-2005-2006 e 2007. Per me individualmente arrivano 2 titoli nel 2004 e 2005 più altri tornei. Ma le vittorie più prestigiose sono quelle del 2006 e nel 2009 in Champions League, nel 2006 con annesso “triplete”. Tutto questo per meritarmi l’appellativo di “Maradona del Subbuteo”.
Parliamo adesso della competizione di Palermo. L’Italia torna a casa con un bel bottino.
“Bbeh come ho detto già a radio marte nel 1999 ero da solo anche nel 2005 anno del mio ultimo mondiale individuale ero da solo ieri scendendo dalla cumana mentre tornavo a casa pensavo proprio a ciò ,stavolta son tornato non da solo ma con tanti ragazzini e tutti con 1 medaglia d’oro che ripaga i tanti sacrifici fatti negli anni”.
Che giorni sono stati a Palermo?
“Sono stati giorni di grande impegno anche lavorativo ,nel vero senso della parola manuale,di bancamento dei tavoli posizionamento, pitturazione, divertimento, gioco, adrenalina, pathos, dolore e gioia insomma tutto quello che si può avere in un mondiale che sia di calcio o di calcio tavolo le sensazioni sono le stesse e infine soddisfazione per il rendimento del lavoro profuso.
Il pubblico vi è stato di sostegno?
“Giocare con il pubblico a favore è fantastico anche se carica di responsabilità sopratutto quando poi giochi in Italia e hai il favore dei pronostici ma anche questa è andata bene visto che poi come Italia si è vinti 10 titoli su 12”.
Quali sono le altre nazioni che nel subbuteo fanno la voce grossa?
“In questo momento ci sono il Belgio, la Spagna, Malta e la Grecia”.
Nella foto da sinistra Luigi Di Vito, Massimo Bolognino e Marco Di Vito. 4 titoli vinti.