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Nel dicembre dello scorso anno si ricucì all’ultimo momento lo strappo tra l’AIC (Associazione Italiana Calciatori) e la Lega di Serie A è la giornata di campionato andò in campo regolarmente. Ma quest’anno rischia davvero di saltare l’inizio della massima serie programmato per il 28 agosto. In questi giorni è stata consegnata alla Lega, da parte di Damiano Tommasi rappresentante dell’AIC, una lettera firmata da tutti i capitani di Serie A in cui si chiede che venga rinnovato il contratto collettivo dei calciatori scaduto il 30 giugno 2010. Il problema riguarda i calciatori fuori rosa e la loro tutela, nella lettera presentata dai giocatori si dice che gli accordi di dicembre non sono stati rispettati e che “ In conseguenza di ciò, permane oggi un inammissibile periodo di deregolamentazione che lede le nostre tutele non di carattere economico e che potrebbe, ai sensi della legge 91/81, mettere in dubbio la validità dei nostri contratti. Per quanto possa sembrare assurdo, l’Italia è oggi l’unico paese calcisticamente evoluto nel quale non esistono precise norme contrattuali in vigore per tutti i tesserati”. Riteniamo, quindi, che senza la firma dell’accordo collettivo non sia possibile cominciare un nuovo campionato e, per questo motivo, siamo certi che la Lega serie A terrà fede agli impegni assunti sottoscrivendo il Contratto già siglato dall’Assocalciatori in data 30 maggio 2011″. Tommasi ci tiene a ribadire che questo invocato dai giocatori non è uno sciopero e che non vengono messe in discussioni condizioni economiche ma solo la possibilità di far allenare i giocatori fuori rosa con la prima squadra. La risposta da parte della Lega non si è fatta attendere ed è arrivata dalle parole del Presidente Maurizio Berretta “A queste condizioni non firmeremo mai, e d’altra parte non si vede perché dobbiamo sottostare con Tommasi a una minaccia, che non abbiamo accettato con Campana. Lo sciopero minacciato dai calciatori è un atto grave e insensibile, a maggior ragione alla luce di quello che sta vivendo il Paese reale. Non dimentichiamo che si tratta di 800 giocatori il cui stipendio medio è di oltre un milione di euro all’anno”. Beretta ha voluto comunque sottolineare che una bozza di accordo è già pronta e che l’intesa possa essere raggiunta in tempo breve. A Berretta ha controrisposto Tommasi “In Lega di A sono incapaci di tirar le fila di 20 persone e metterle d’accordo” per poi continuare “spieghi perché ha fatto un accordo che la sua assemblea ha bocciato.E’ deprimente  sentire da un dirigente tanti luoghi comuni. Quei contratti di cui parla sono offerti dai presidenti e accettati dai calciatori, o richiesti dai calciatori e accettati dai presidenti. Cascano le braccia a sentir dire certe cose da chi quegli stipendi li decide”. La querelle continua ad andare avanti speriamo che finisca tutto presto e si possa ricominciare a parlare di calcio giocato.

Articolo modificato 7 Ago 2011 - 19:55

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Scritto da
redazione
Tag AICLega