Due grandi personaggi della storia del Napoli, uno giocatore e l’altro allenatore, hanno voluto dare ai ragazzi di Walter Mazzarri il loro in bocca al lupo per la vibrante stagione che sta per iniziare: si tratta di Marcello Lippi e Salvatore Bagni.
Marcello Lippi è stato padrone di casa al San Paolo nel campionato 1993/94, ottenendo una storica qualificazione in Coppa Uefa: “ Mi piacerebbe tanto tornare, ho ancora tanti amici in città. Sarebbe una bella idea. Milan, Napoli, Juventus e Inter si contenderanno il tricolore: vedremo in quanto tempo la Roma assorbirà i metodi di lavoro del nuovo tecnico. Questo Napoli mi piace, è compatto e competitivo. Mazzarri ha dato una sua impronta precisa, ripeto: gli azzurri saranno tra le tre o quattro protagoniste di questa stagione. Ovviamente dovranno affrontare tanti impegni. La Champions è importante ma non mi sento di dare nessun consiglio in particolare, dico solo che è fondamentale avere una rosa ampia per gestire al meglio le forze. Da questo punto di vista Goran Pandev è un ottimo rinforzo. Farò di tutto per essere al San Paolo per la prima di Champions contro il Villareal”.
Salvatore Bagni è stato il mediano-guerriero degli anni ’80 di quel mitico Napoli targato Diego Armando Maradona: “ E’ bello vedere che il Napoli è tornato a lottare per obiettivi prestigiosi, finalmente dopo tanti anni duri da digerire, finalmente inizia ad arrivare qualche soddisfazione.
In Champions saranno tutte partite difficili, contro squadre molto forti, ma non credo affatto che il Napoli parta battuto, anzi. In Europa ci sono forse quattro, al massimo cinque top team contro i quali non si può competere, e il Barcellona è una di queste. L’obiettivo deve essere quello di superare il girone, poi se si dovesse centrare il terzo posto che vale l’Europa League si potrebbe essere comunque soddisfatti. Un punto in favore del Napoli sarà sicuramente l’apporto che può dare lo stadio San Paolo: posso dire che in quelle tre partite con Manchester City, Bayern Monaco e Villareal, i tifosi azzurri faranno tremare le gambe anche agli avversari più esperti”.
Marco Soffitto