Non è stato difficile scegliere la trasferta europea da fare. Manchester, of course! Come sempre, non scegliamo le trasferte a caso, ma uniamo il dovere, il nostro Napoli, al piacere, gli amici. E Toni abita a Stone, un’oretta da Manchester… si poteva scegliere diversamente?! Il giorno stesso del sorteggio avevamo già un filo diretto con il Regno Unito. In aereo ci accompagna Gerrard. Certo, il suo sosia. Anche perché quando lo vediamo in piedi commentiamo all’unisono: “Ci entra in corpo a Gerrard!!”. Un metro e sessanta circa, ma il la faccia ce la ricordiamo bene ed era uguale! Comunque, combinazione vuole che arriviamo proprio via Liverpool. L’ultima volta eravamo stati proprio qui, ci accoglie anche stavolta John Lennon e un bel venticello fresco. Ci accoglie un atterraggio con turbolenza. Ci avrebbe dovuto accogliere anche un autista chiamato da Toni per accompagnarci a Stone. L’autista non c’è. Chiamiamo Toni, ci assicura che c’è. Torniamo agli arrivi e notiamo un tizio magro, con un cappellino, con tratti mediorientali, con un cartello in mano messo al contrario e con su scritto “Roseville”. Ci facciamo riconoscere dalla volpe, tranquillizziamo il nostro amico e saliamo nel furgoncino salutando il Yellow Submarine che si erge davanti all’aeroporto. Un po’ monotoni a Liverpool. Quest’anno preferiamo Oasis e Take That!!
Viaggio tranquillo, ci guardiamo intorno, qui vanno tutti contromano e per fortuna non guidiamo noi. Arriviamo e Stone già ci piace. Sembra essere dentro a un film di Ken Loach e ci piace assai. Non troviamo subito il viale della casa di Toni. Poco male, l’attesa fa bene all’emozioni di abbracciare un amico conosciuto per lo più tramite Facebook, ma che la passione in comune ce l’ha fatto entrare nel cuore immediatamente. E lo vediamo uscire di casa, una bellissima casa, con una maglia azzurra del Napoli. Abbiamo fatto la scelta giusta!
Baci e abbracci e Toni ci apre casa sua come solo una persona con un cuore enorme sa fare. Sempre più convinti di essere fortunati ad essere tifosi del Napoli. Giusto il tempo di ambientarci e su SKY parte la replica di Cesena-Napoli. Segna Campagnaro e non battiamo ciglio. Stanchi o già tesi per il Man City?! Non lo so, ma su quello di Hamsik invece ci esaltiamo di nuovo. Il ragazzo ha fatto ancora un grande goal e speriamo si faccia sentire anche tra due giorni. Perché noi siamo qui nonostante il risultato, ma ricordiamo bene il gesto di Gerrard che ci zittì a Liverpool. E vorremmo tanto farlo noi quest’anno!
Dopo aver sognato un po’, Toni ci invita a visitare i pub di Stone. Una birra alle cinque del pomeriggio è proprio quello che ci vuole. Se poi magicamente diventano due, tre, quattro, cinque…beh! Ad un certo punto puoi anche pensare di mollare tutto e trasferirti qui. Poi pensi che non potresti più andare allo stadio e torni coi piedi per terra. E ci bevi su. La Carling ci accoglie a braccia aperte. E anche gli amici di Toni. Il gemellaggio è assicurato. Io caccio la mia sciarpa del Napoli e per fortuna non ci sono simpatizzanti del Man City, ma al limite del Man United. E quindi rimediamo un invito per il giorno dopo per vedere il tempio di Sir Ferguson. Accettiamo volentieri la gentilezza di Joy.
La nostra giornata finisce con una spaghettata aglio, olio, peperoncino e vongole e salsicce/patate come secondo. Siamo nel posto giusto e andiamo a dormire felici.