Nel nord dell’Inghilterra c’è Manchester, una città grigia e piovosa lontana anni luce dalle opportunità e dai divertimenti di una metropoli come Londra. Ma in ambito calcistico il discorso è ben diverso, con il rosso dei Diavoli e l’azzurro del Cielo a contendersi ardentemente prima lo scettro di Manchester e poi dell’intera nazione. Perchè lì l’orgoglio delle proprie radici urbane ha la priorità assoluta su qualsiasi cosa.
DAI SUCCESSI AL DECLINO – Nato nel 1880 come West Gorton Saint Mark, nel 1882 assume il nome di Ardwick A.F.C. per poi diventare definitivamente Manchester City Football Club nel 1894. Fino al 1976 la storia dei Citizens è ricca di diversi successi nazionali e internazionali (2 Campionati nazionali, 4 FA Cup, 2 Coppe di Lega, 3 Community Shield e una Coppa delle Coppe) grazie al contributo di allenatori e giocatori importanti come Joe Mercer, Francis Lee, Colin Bell e Mark Summerbee. Ma a partire dagli anni Ottanta la società conosce un lunghissimo periodo di declino e anonimato dove tocca il fondo con le retrocessioni in Seconda e Terza Divisione.
SHINAWATRA E L’ARRIVO DEGLI SCEICCHI – Riconquistata la Premier League nei primi anni del 2000, il Manchester City stenta a trovare una sua identità e la forza per contrastare gli inarrivabili cugini dello United. Nel 2007 il pacchetto di maggioranza del club viene acquistato da UK Sports Investments diretta dall’ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra con l’obiettivo di allestire una grande squadra senza badare a spese. Ci saranno arrivi importanti come l’allenatore Sven Goran Eriksson e il calciatore Valerj Bojinov, ma uno scandalo per corruzione costringerà Shinawatra a mettere in vendita il club dopo un solo anno di presidenza. Ed è qui che entra in scena Mansur bin Zayd Al Nahyan, principe emirato proprietario dell’Abu Dhabi United Group for Development and Investment. Dal 2008 ai giorni nostri si assisterà ad un esborso illimitato di soldi per accaparrarsi i migliori calciatori in circolazione con contratti da nababbi. Alla faccia del fair play finanziario.
IL PRESENTE – Dopo 35 anni di patimenti, nel 2011 il Machester City torna a vincere un trofeo battendo lo Stoke City nella finale di FA Cup. Per questa nuova stagione, invece, l’allenatore Roberto Mancini ha a disposizione una fuoriserie con la quale nessun traguardo è precluso. In campionato l’inizio è stato più che ottimo con due vittorie su due.
PRO E CONTRO – L’attacco stellare e la fisicità sono le armi principali del Manchester City. Spetta poi a Mancini rendere omogeneo un gruppo composto da prime donne e teste calde, e trovare una formula di gioco efficiente e ben definita. Di contro, c’è la poca esperienza internazionale e la costante paura di sbagliare. Non ottenere neanche un successo dopo l’ennesima campagna acquisti faraonica sarebbe più che un semplice fallimento.
GLI SCONTRI – Il Manchester City esordirà in Champions proprio contro il Napoli al City of Manchester il 14 settembre, mentre il ritorno è fissato il 22 novembre allo stadio San Paolo.
Giorgio Longobardi
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Articolo modificato 14 Set 2011 - 09:38