Due giorni scarsi, una manciata d’ore. La distanza di sicurezza tra Alessandro Siani e il suo amico-rivale Claudio Bisio la mette il calendario delle riprese di «Benvenuti al Nord», sequel del fortunato «Benvenuti al Sud», che sarà nelle sale dal 27 gennaio.
“Per fortuna ho finito di girare ieri. Meglio per tutti e due, sarebbe un peccato rovinare una bella amicizia”, dice quasi serio Siani. La produzione ha studiato il programma della Serie A per evitare lo scontro frontale?
“Chi lo sa. Sta di fatto che non vedremo la partita insieme e non ci parleremo per ventiquattro ore”. Una specie di tregua elettorale. “Si, una minima cosa potrebbe incrinare un rapporto cordiale”. Chi teme del Milan? “Cassano non è al top, Pato va a fasi alterne e mancano un po’ di giocatori. Ma resta una grande squadra e noi saremo senza il Pocho. Il risultato è apertissimo”.
Il Napoli autorevole di Manchester fa sperare bene?
“Direi di si. Ho visto la partita in un bar di Piobbico, un paesino sperduto delle Marche, con il regista Luca Miniero. Da soli facevamo la curva B. La pausa per il Napoli ci ha costretti a girare fino alle 6. Più che un attore, mi sentivo nù panettiere. O forse un panettore.Ma ne è valsa la pena: il secondo tempo, è stata un’emozione fortissima. M’è venuto ‘o friddo ‘ncuoll (i brividi, ndr)”. Un bel “Benvenuti in Champions”.
Cosa le è piaciuto di più?
“Il nostro triumvirato, Hamsik- Lavezzi-Cavani, che è stato all’altezza di quello del City, Silva-Dzeko-Aguero. E poi la diga Gargano-Inler: a centrocampo parevano due transenne Quando arrivavano gli avversari compariva la scritta: “digitare PIN”. Ma sono anche contento che Cavani abbia ritrovato il gol”. DeLaurentiis ha detto: “Meglio il pari, se avessimo vinto ci saremmo montati la testa”. Cosa ne pensa? “Deve parlare così. Ma a noi tifosi ce piace ‘e ce atteggià”. Lunedì, il giorno di San Gennaro, regalerà alla sua città uno spettacolo gratis. Festeggerete la vittoria sul Milan? “Lo spero tanto. Dopo l’abbraccio del San Paolo di qualche anno fa, mi mancava quello di Piazza Plebiscito. Sarà una bella emozione. Se battiamo il Milan, ancora di più”. Ma chi vince, San Gennaro o Sant’Ambrogio? “Beh, Sant’Ambrogio è il santo protettore del Ferrero Rocher. E il Ferrero Rocher scioglie la pancia, mentre San Gennaro scioglie ‘o sangue”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 17 Set 2011 - 10:46