Però qui non abbiamo la memoria corta e in Italia lo sport preferito dai giornalisti è il salto sul carro dei vincitori, altrimenti noto come “la bandieruola che va dove soffia il vento” e allora i tifosi azzurri, che stupidi non sono, si godono il successo di questo inizio stagione tra loro, senza proclami e senza farsi trascinare da facili entusiasmi, che sebbene potrebbero essere legittimi considerate le prestazioni, sarebbero altrettanto aleatori a 36 e dico trentasei giornate dal termine.
Tuttavia non si può nascondere come il successo sulla Milano rossonera abbia sempre un gusto particolare, un sapore dolce come il miele, un risultato dai risvolti sportivi e non solo che regala giorni di serenità al popolo azzurro. Peccato non potercelo godere settegiornisette perchè mercoledì si torna in campo contro l’altra squadra che l’anno scorso ci ha sfilato lo scudetto (insieme all’Udinese, 6 punti tra andata e ritorno): il Chievo, che non sarà più quello dello stregone Pioli ma resta una squadra che contro il Napoli tira sempre fuori il coniglio dal cappello e per questo è bene arrivarci con i piedi ben piantati per terra, dando magari spazio agli altri mastini (Fernandez, Dzemaili, Pandev, Mascara, Santana, etc) che finora hanno morso il freno in panchina, per un Napoli Rapido Compatto Preciso (come recita uno striscione della Curva) che centri un altro successo.
Andrea Iovene
Articolo modificato 19 Set 2011 - 10:32