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Suicidio Napoli: l’occasione sprecata delle seconde linee

E se questa sconfitta fosse salutare? E se questo bagno d’umiltà riportasse il Napoli e i tifosi azzurri con i piedi per terra? Sabato sera va in scena al San Paolo il delicato match contro la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e di sicuro gli azzurri faranno il possibile per riscattare l’inguardabile prestazione sciorinata ieri allo stadio Bentegodi.

Walter Mazzarri, quasi santificato fino alla sconfitta di ieri, ora è sulla graticola a causa del suo ampio turnover: “ Mazzarri firma la sconfitta di Verona e smonta una macchina perfetta.” afferma, nell’edizione odierna de La Repubblica, Antonio Corbo. “Impreparato a gestire le vertigini del primato, l’allenatore azzurro schiera Santana, Mascara e un Pandev, che sembra correre su un campo in salita da quanto è fuori forma. Il Napoli, che non ha un’alternativa valida a Cavani, è stato battuto dal Chievo di Di Carlo che ha inserito una punta tra le linee: è la solita mossa che richiederebbe come antitodo una difesa a 4, che Mazzarri ancora una volta non adotta”.

Ma Corbo non è il solo a pensarla così. Tutti i quotidiani sportivi odierni buttano la croce addosso al tecnico toscano, reo di troppa presunzione nel cambiare sette undicesimi rispetto alla sfida con il Milan: “presuntuoso” e “arrogante” sono solo due aggettivi con cui viene definito oggi Mazzarri da giornalisti e presunti esperti di calcio (quelli per cui un allenatore dopo una vittoria non ha nulla da invidiare a Mourinho o Guardiola e dopo una partita storta diventa più brocco di Oronzo Canà).

Non si tratta di salvare a tutti i costi Mazzarri dalla gogna mediatica che si abbatterà su di lui fino a sabato sera, ma la verità è che la sconfitta di Verona è attribuibile al tecnico azzurro solo in minima parte.

La battuta d’arresto contro i clivensi, invece, è figlia soprattutto della prestazione indegna di alcune seconde linee, a cui Mazzarri aveva dato fiducia, che hanno buttato via una chance irripetibile per mettersi in mostra: Dzemaili, Mascara e Santana sono stati semplicemente inguardabili. Pandev (non ancora al top fisicamente) ha lottato molto nel primo tempo, ma nel secondo si è completamente eclissato. Fernandez benino, Fideleff molto bene fino allo svarione imperdonabile che ha regalato il goal a Moscardelli. Se poi si aggiungono alcuni titolarissimi non al meglio (Maggio e Gargano non sono stati convincenti come al solito), il quadro è completo e la sconfitta è servita.

Mazzarri (anzi: Walter il mago, come veniva chiamato fino a ieri) deve gestire e programmare quasi 40 sfide di campionato e speriamo tante altre anche di Coppa Italia e Champions League.

E’ assolutamente logico e scontato che gli stessi undici calciatori non possano disputare 10 partite al mese. Ergo: è compito dei cosiddetti “panchinari di lusso” sfruttare ogni occasione che gli viene concessa per diventare così convincenti da non essere più chiamati “seconde linee”.

 

Marco Soffitto

Articolo modificato 22 Set 2011 - 12:58