Si è sistemato alla destra di Aronica e ha neutralizzato Paloschi e chiunque capitava dalle sue parti. Federico Fernandez ha confermato anche a Verona di possedere buone doti in elevazione, una certa personalità, nonchè la propensione ad andare a staccare di testa sulle palle inattive nell’area avversaria.
CARATTERISTICHE – Difetta di rapidità nell’anticipo e una certa esplosività nelle gambe che gli comporta problemi al cospetto di avversari brevilinei. Ma nel complesso si tratta di un giovane su cui Mazzarri può contare e lavorare. Fernandez, già nel giro della nazionale argentina, quando avrà acquistato padronanza del ruolo ed una maggiore conoscenza del calcio italiano, nonchè dei compagni di reparto potrà essere provato anche da centrale. Possiede, infatti, una buona visione di gioco ed un lancio lungo piuttosto preciso.
TIFOSI SPECIALI – A Verona, in tribuna, c’erano anche i suoi genitori, papà Carlos e mamma Claudia. A fine partita ha chiesto a loro come era andato, ricevendo incoraggiamenti ed anche uno sprone: « Puoi fare meglio, continua così ». Ma Fernandez era dispiaciuto per il risultato. A Cesena era riuscito a gioire perché dopo il suo ingresso in campo Hamsik siglò la rete del tre a uno. Con il Chievo, invece, è stato costretto a registrare un kappaò per quell’errore del compagno Fideleff.
CONFORTO – Ma è stato proprio lui ad incoraggiare il compagno durante il viaggio di ritorno ed anche ieri mattina prima dell’allenamento.
«Sono cose che succedono, l’importante è stato aver superato l’impatto con il campionato italiano, andrà meglio la prossima volta», ha sottolineato.
LE PAROLE DEL CAPITANO -Entrambi poi hanno ricevuto i complimenti di Cannavaro, Campagnaro e gli altri sudamericani del gruppo.
Fonte: Corriere dello Sport
«Bravi, non avete demeritato», hanno detto a lui, ma anche a Fideleff ancora mortificato da quella disattenzione che aveva favorito il gol di Moscardelli.
Articolo modificato 23 Set 2011 - 09:54