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Tornano i big. E per big s’in­tendono quei calciatori che avevano strappato consensi a Manchester e schiacciato il Milan in soli quattro giorni. Innanzitutto si ricompone il tridente ori­ginale, quello che lo scorso anno aveva contribuito con quarantatre gol ad affer­rare la Champions League: Cavani (26), Hamsik (11), Lavezzi (6). Ma rientrano anche Campagnaro e Cannavaro, i coraz­zieri davanti a De Sanctis, nonchè Go­khan Inler, l’acquisto per eccellenza del­la scorsa campagna acquisti. Ed intorno al Napoli riaffiorano come d’incanto, au­tostima, fiducia, ottimismo. Del resto, non poteva essere diversamente. Con il Chievo Verona era andato in campo un altro Napoli, quello sperimentale, imbot­tito di ricambi e di giocatori che si ritro­vavano insieme per la prima volta in una gara ufficia­le. Ma il ve­ro Napoli ha una sua fi­sionomia collaudata ed è pronto a sostenere il prossimo trittico di partite: domani sera la Fiorentina, mar­tedì il Villarreal, l’altro sabato l’Inter. La parentesi con il Chievo Verona sembra già alle spalle, ormai. Archiviata. Spazzata via come il più banale degli in­cidenti di percorso. Se ne discute ancora solo in città. Si discute sull’opportunità o meno di procedere con quel turn over co­sì massiccio. All’interno dello spogliato­io, invece, si pensa alla sfida di domani sera che dovrà restituire il morale in vi­sta del primo faccia a faccia con gli spa­gnoli di Pepito Rossi, una autentica rivi­cita dopo la doppia sfida in Europa Lea­gue dello scorso anno. Ieri Mazzarri ha fatto finta di nulla. Neanche un accenno alla prestazione al «Bentegodi» della sera precedente. Del resto, dovendo giocare ogni tre giorni non è il caso di soffermarsi su un passo falso. Tanto più se capitato in una situa­zione anomala e che non fa testo. Un incidente di per­corso che poteva anche es­sere scansato senza l’erro­re difensivo commesso dall’esordiente Fideleff.

Ma per Mazzarri meglio archiviare tutto in fretta e cominciare a preparare con lo spirito giusto il prossimo ciclo di impegni.

IL TRIDENTE – Anche se Lavezzi ancora non è al cento per cento, ritornerà in campo al fianco di Hamsik e con Cava­ni, entrambi con voglia di riscatto dopo Verona. E’ la macchina da gol che ha re­so grande il Napoli. Una macchina che ha superato da tempo il rodaggio e chie­de solo strada per operare nuovi sorpas­si. Mazzarri ha lasciato riposare ( e cu­rarsi) per bene il Pocho. Gli occorre per riprendere la marcia in campionato ma soprattutto martedì sera. E poi ha la­sciato staccare un pò la spina ad Hamsik e Cavani, mandati in campo mercoledì sera per una manciata di minuti.

IL MOTORE – Anche a centrocampo sono da registrare rientri eccellenti. Ritorna In­ler a far coppia in cabina di regia con Gargano, il binomio che aveva superato a pieni voti il confronto con i dirimpet­tai del Milan. Cambierà qualcosa sugli esterni. A sinistra, rientra Dossena mentre sull’out destro sembra difficile che Mazzarri voglia rischiare Maggio che ha accusato un affaticamento muscolare. Ma è pronto Zuniga, non dovrebbe cambiare molto. Anzi, il colombiano avrà l’occasione per cimentarsi nel suo ruolo naturale visto che si è dovuto esibire sempre dall’altra parte del campo.

IN DIFESA – Davanti a De Sanctis, infine, ri­prendono il proprio posto sia Campagna­ro che Cannavaro. Insomma, il vero Na­poli è pronto per tornare in pista e riba­dire prima alla Fiorentina e poi a Villar­real e Inter che quest’anno intende fare sul serio, quando è chiamato in causa. E non potrà esserlo sempre, va messo in preventivo.

Fonte: Corriere dello Sport

Articolo modificato 23 Set 2011 - 09:33