“La squadra non mi era dispiaciuta, ma poi l’infortunio di Maggio ha sconvolto i piani poiché volevo sostituire Fideleff o Fernandez con Cannavaro. E’ l’unico rammarico che ho. Per me Ignacio è stato uno dei migliori in campo, ha avuto solo la sfortuna di commettere un errore grossolano, dettato forse anche dalla stanchezza. Se fossimo rimasti sullo 0-0 avremmo potuto cercare di vincerla, ma questo è il calcio. Anche quest’anno l’impegno col Chievo è capitato dopo un ciclo terribile, e se ricordate bene Paolo Cannavaro sbagliò tanto nell’incontro di una stagione fa. Ciò mi fece capire che i giocatori hanno bisogno di staccare mentalmente dopo una serie di sfide importanti. Ora abbiamo una rosa attrezzata, devo calcolare tutto. Avevamo deciso con Pondrelli di far riposare Maggio altrimenti si sarebbe fatto male, ed è successo. Tornando al Chievo, in difesa siamo stati perfetti, mentre Santana e Mascara hanno bisogno di tempo perchè si stanno allenando con continuità solo da due mesi. Lucarelli? Sarebbe stato utile, ma qualcuno deve rimaner fuori. Ha ragione il presidente quando reclama per le panchine troppo corte“.
Le reazioni dei tifosi e l’umiltà da predicare ad oltranza:
“Mi aspettavo che alla prima sconfitta sarebbe successo il putiferio. In molti pensano che ora andando su campi come Cesena e Verona il Napoli debba obbligatoriamente fare la parte del leone, ma non è così. Addirittura dopo il Milan eravamo considerati come i pretendenti numero uno per lo scudetto. I giudizi devono essere equilibrati. Inter e Milan stanno giocando la Champions, vedete dove sono loro e dove siamo noi. Si, c’è il problema infortuni, però questo avvalora ancora di più il lavoro prezioso di Pondrelli e la necessità di fare turnover. Io calcolo tutte le variabili quando decido la formazione. Da settimane siamo sempre in ritiro, se si fossero infortunati cinque titolari come avremmo affrontato la Fiorentina? Il Chievo mi permetteva di fare delle scelte, ma il calcio non è una scienza esatta e una deviazione sbilenca può portarti alla sconfitta“.
I dieci anni di panchina e i dubbi per la formazione anti-Fiorentina:
“Dieci anni di panchina? Grande traguardo, anni importanti di esperienza. I tre tenori? Si, aspetto l’ok del dottore per Lavezzi ma non dovrebbero esserci problemi. Attenti alla Fiorentina, anche senza Gilardino è una squadra molto forte. Sono quadrati e hanno sei punti come noi. E’ in atto un livellamento, la Serie A diventerà sempre più dura. Formazione? Dovrò capire se rischiare Aronica. Se sarà al 130% ok, altrimenti può fare guai. Scelta obbligata per Gargano visto che Donadel e Dzemaili sono ancora infortunati“.
Articolo modificato 23 Set 2011 - 15:35