E allora, come va? La domanda sorge spontanea e nella Castelvolturno assolata, con i ragazzi che inseguono autografi al fianco dei propri sogni, al pocho sorridente che sbuca dal vialone c’è un solo interrogativo da porre. Va, il piedino che spinge sull’acceleratore e la corsa fluida, come ai bei tempi, prima del Manchester o anche durante, certo non dopo quel pestone che ne ha minato la forza esplosiva. Va, senza freni e pure senza paura: e va incontro alla viola, una sorta di musa ispiratrice che – alla faccia della scaramanzia – gli ha detto bene. Napoli-Fiorentina, ricordi pocho? E in quel groviglio di pensieri, riaffiora la sua seconda doppietta italiana – 19 marzo 2008 – necessaria per rimuovere immediatamente il terribile virus d’una crisetta (annunciata) e invece debellata a modo suo.
CHE AMORE! –Riecco Lavezzi rimesso a nuovo, con la gamba destra che non avverte più alcun cedimento, né trasmette dolori, e la voglia matta di sistemare la pratica per pensare al Villarreal, alla Champions, e poi all’Inter, e al campionato, è racchiuso in quel colloquio quotidiano che ormai avviene attraversoTwitter, un’onda di messaggi d’amore travolgente.
«Mi spiace non riuscite a rispondere a tutti quanti voi, ma vi ringrazio per l’affetto che mi dimostrate continuamente».
Napoli-Fiorentina è un’altra delle sue notti, con i fans che stavolta non spiano dal buco della serratura ultramoderna ma che vanno al san Paolo per ritrovare il proprio idolo, lo scugnizzo come loro tutte finte, dribbling e scatti, l’antiscaramantico per eccellenza che dinnanzi alla viola non fugge ma segna, tre reti complessivamente a Fuorigrotta e una attrazione ch’è parsa fatale.
TUTTO PER NAPOLI –Si gioca e la legge del contro turn-over trascina il pocho tra le linee, stellina per illuminare il Napoli spentosi in casa-Chievo in una notte da streghe: il piede destro lascia dormire sonni tranquilli e sapere di poter avere i tre tenori, per i quarantacinquemila annunciati, è una polizza assicurativa per i prossimi otto giorni, per questo tour de force che prevede la Fiorentina, il Villarreal e l’Inter prima di una sosta che Lavezzi stavolta potrà godersi per davvero, non dovendo rispondere a convocazioni in Nazionale ed avendo energie fisiche e psicologiche completamente a disposizione del Napoli.
Fonte:Corriere dello Sport