Finalmente il San Paolo ha ascoltato quella musichetta. Che 21 anni fa non c’era. E che dalla bolgia del catino di Fuorigrotta ha percorso tutta la città, risuonando nelle strade, nelle piazze e nelle case, amplificata dalla diretta televisiva. Gli azzurri affondano il sottomarino spagnolo grazie ad uno straordinario primo tempo e si proiettano alla sfida contro il Bayern capolista che varrà il primato nel “girone di ferro”. E pensare che dopo il sorteggio le previsioni furono tutt’altro che positive. Prendendo in prestito le dichiarazioni di Hamsik a fine gara, però, è importante sottolineare che in cammino è ancora lungo e che tutto può ancora succedere.
COSA VA – Pressing alto, tanta grinta e concretezza sotto porta: questo il diktat di Mazzarri da applicare dal primo secondo della partita. I ragazzi hanno ubbidito alla lettera: i tre attaccanti hanno confezionato i goal, supportati da un centrocampo in cui finalmente sia Gargano che Inler hanno espresso il meglio del loro repertorio: l’ex Udinese ha mostrato tecnica, fisico e carattere, mentre l’uruguaiano ha smesso di rincorrere pallone ed avversari solo al triplice fischio. Dietro grandi prove di Aronica e Campagnaro, quest’ultimo quasi mai in difficoltà contro Beppe Rossi e Nilmar.
COSA NON VA – La gestione della gara nel secondo tempo avrebbe dovuto essere più propositiva, abbassando di meno il baricentro della squadra: la condizione psicologica favorevole del doppio vantaggio ha infatti contribuito a far calare il livello di intensità. Il Villareal ha tentato più volte la reazione ma con poca incisività, una squadra più attrezzata ed esperta avrebbe potuto risalire pericolosamente la china.
TOP&FLOP – E’ certezza assoluta che i tre tenori siano l’ago della bilancia di questa squadra, ma vedere Edinson Cavani tornare in copertura pur zoppicando vistosamente è l’immagine che da l’idea di quanto questo ragazzo sia importante in ogni fase di gioco. Specie poi quando la mette pure dentro. Non è ancora al top della forma (e si vede), ma, tenuto conto del background e delle potenzialità, da Goran Pandev ci si aspetta che in partite di livello internazionale tiri fuori tutta la sua esperienza. Si attendono progressi da vera riserva di lusso.
CONSIGLI PER IL MISTER – Il morale del gruppo sarà certamente alle stelle, la condizione fisica un pò meno, causa impegni ravvicinati e qualche acciacco di troppo. Il tecnico dovrà lavorare sopratutto sulla capacità da parte dei protagonisti di trovare gli stimoli giusti anche quando il palcoscenico non sarà cosi prestigioso. Mai più partite come quella di Verona, insomma. In Serie A non è un mistero che si riesce a far strada sopratutto con i punti conquistati contro squadre meno blasonate.
IL FUTURO – Nel prossimo sabato sera si spalancaheranno le porte di San Siro, sponda Inter. Entrambe le formazioni saranno reduci dagli impegni di Coppa, con i nerazzurri che stanno raccogliendo i primi frutti della cura-Ranieri. I partenopei contano un solo punto nelle ultime due partite e per non perdere contatto con la vetta saranno obbligati a ricercare il risultato positivo. Per pensare al Bayern ed al sogno ottavi di Champions – che resta l’obiettivo primario della società – ci sarà tempo, c’è il campionato da affrontare con la massima concentrazione. Nonostante gli ordini di scuderia.