Don Aurelio il giorno dopo. Le emozioni e le gioie della straordinaria serata Champions al San Paolo confessate in pubblico attraverso Radio Marte: «Ringrazio Napoli e i napoletani. Abbiamo dato una prova di vero calcio internazionale. Bisogna fare però il terzo gol. Altrimenti si rischia». Il patron punta al bersaglio grosso, la Champions gli fa gola. D’altra parte su Casa Napoli si preannuncia una pioggia d’oro: per i tre punti sul Villarreal, ad esempio, l’Uefa verserà 1 milione 200mila euro nelle casse azzurre. De Laurentiis è raggiante, con il possibile passaggio di turno arriveranno soldi a palate: «Sono felice che il Bayern Monaco abbia battuto il Manchester City, ora con i tedeschi dovremmo provare a vincere al San Paolo, in modo da provare a qualificarci anche da secondi».
Il patron ci crede: «Possiamo pensare alla qualificazione. Del resto ho replicato a Galliani che ci ha augurato di vincere lo scudetto, che la Champions interessa anche al Napoli. Il Milan ha vinto negli ultimi 20 anni di tutto e di più, ora speriamo possa toccare a noi, perché vogliamo attestarci in determinate situazioni internazionali».
Dalla Champions all’Inter: «Sarà una partita difficilissima per noi ma non perchè mancherà Cavani. I nerazzurri hanno un grande allenatore ed hanno legato con lui». L’amicizia con Moratti: «No, non ho telefonato a Massimo, è un gran signore oltre che un amico. Mi fa piacere che in fondo al tunnel la sua Inter abbia rivisto la luce, ma mi auguro che sabato si spenga».
Il gol della speranza a San Siro: lo farà Pandev? De Laurentiis si frega le mani: «Magari, così dimostra all’Inter che ha sbagliato a non puntare su di lui negli ultimi due anni». Una dedica del patron per il Pocho, eroe della serata Champions al S.Paolo insieme con gli altri azzurri: aumenteranno le tentazioni per chi l’ha visto all’opera, dopo i tentativi nella scorsa estate di strapparlo al Napoli. De Laurentiis ha resistito a tutto ed a tutti, puntando i piedi: «Lavezzi? Gli voglio bene, è un grande, non c’è da preoccuparsi, già quest’anno non l’abbiamo ceduto». E meno male.
Fonte: Leggo
Articolo modificato 29 Set 2011 - 09:39