Chissà quante volte in questi ultimi giorni Aurelio De Laurentiis avrà pensato a quella serata milanese di metà estate. A quella sfuriata conclusa con una fuga in motorino senza casco. Era il 27 luglio, in diretta tv su Sky, Alessandro Bonan legge le prime sei giornate di Serie A appena elaborate dal computer. Quel giorno De Laurentiis entra in sala nervosissimo: aveva chiesto espressamente agli altri presidenti un
“trattamento di favore” per il Napoli e le altre due squadre impegnate in Champions. Un amaro scherzo del destino, o del computer se preferite, però posiziona Napoli-Milan e Inter-Napoli subito dopo i primi due impegni in Champions. Quattro incontri difficili e prestigiosi che invece tra il 14 settembre e il 1° ottobre hanno esaltato Cavani e compagni. De Laurentiis la prende male. Pensa all’imboscata. Lascia la sala e scappa via tra lo sbigottimento generale. Cellino lo rincorre sperando di convincerlo a rientrare, ma il patron del Cagliari ne ricava solo insulti e un desiderio: “Voglio tornare a fare il cinema”.
Da quel giorno sono passati più di due mesi. In mezzo ci sono stati uno sciopero dei calciatori, un altro sorteggio, quello di Champions – che posiziona gli azzurri nel girone più impegnativo della Coppa dalle grandi orecchie con Bayern, City e Villareal – e la conclusione di quel ciclo terribile che tanto aveva fatto infuriare il patron azzurro. Ripercorrendo quei due mesi, ponendo la lente d’ingrandimento su quei quattro match, come nel migliore, o peggiore (dipende dai punti di vista, ndr), degli sliding doors si scopre che il Napoli è diventato grande anche in Europa. Ma soprattutto che contro City, Milan, Villarreal e Inter gli uomini di Mazzarri sono riusciti a far loro 10 dei 12 punti a disposizione sfatando anche le nefaste congetture legate al numero 17 – come gli anni passati dall’ultima vittoria a San Siro sui nerazzurri – che tanto fanno tribolare i superstiziosi abitanti del capoluogo campano.
Solo una magistrale punizione di Kolarov è riuscita ad evitare l’en plein azzurro che, di converso, non è stato tale invece negli incontri meno temuti da De Laurentiis, concisi con la sconfitta di Verona con il Chievo e lo 0-0 del San Paolo con la Fiorentina. Per assurdo quel 27 luglio ad alzarsi dalle sedie sarebbero dovuti essere i rappresentanti di Milan e Inter che nei due incontri con gli azzurri hanno portato in dote sotto la Madunina la bellezza di sei reti subite e zero punti in classifica. Ma d’altra parte De Laurentiis l’aveva detto: “Voglio ritornare a fare il cinema”. Aveva ragione, ma il suo più bel film sembra essere proprio questo Napoli. E il buon Aurelio è già seduto lì in prima fila a godersi lo spettacolo.
Fonte: Sport. Sky.it
Articolo modificato 7 Ott 2011 - 12:03