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La strada è tracciata, ormai: puntare su giovani che hanno già espres­so delle qualità, allevarli in casa e favorir­ne la maturazione senza caricarli di ec­cessive responsabilità. E’ successo così per Lavezzi, Hamsik e Gargano. Non pro­prio degli sconosciuti, per la verità. Sia Lavezzi che Gargano, infatti, avevano vin­to dei campionati nel loro Paese, mentre Hamsik si era distinto del Brescia realiz­zando dieci gol in B. Ad ogni modo pur sempre dei giovani. Con Cavani, invece, il discorso è stato leggermente diverso. Il Matador si era già fatto notare nel Paler­mo ma è bastato impiegarlo in un ruolo a lui più congeniale che è esploso a suon di gol. Da quel solco, De Laurentiis non vor­rebbe più discostarsi. La filosofia s’è rive­lata vincente. E se pure qualche investi­mento su talenti in erba non ha prodotto risultati (vedi Hoffer e Dumitru), la stra­tegia resterà immutata. Non a caso, il pre­sidente si aspetta dal settore scouting (al­lestito appena un anno fa), sempre nuove segnalazioni. Intanto, i monitoraggi van­no distinti: il primo riguarda il panorama del calcio giovanile europeo, italiano compreso; il secondo, comprende il pia­neta sudamericano, soprattutto quelle na­zioni dove si può ancora pescare bene senza imbattersi nella concorrenza (Cile, Paraguay, Colombia). Per ora, trapelano alcuni dei nomi fini­ti sul taccuino di Bigon e del patron della Filmauro. Si tratta di giovani europei, al­cuni già nel giro delle nazionali, ed un pa­io che giocano in Italia. Ma è sicuro che i riflettori del Napoli sono puntati anche in Sudamerica dove si trova Maurizio Mi­cheli, uno degli osservatori che vanta tra­scorsi nell’Udinese e nel Brescia. Ma veniamo a quelli che sono stati già visionati dal Napoli e con chance di vesti­re la maglia azzurra in un futuro prossi­mo.

IN SVIZZERA- Qui, il club partenopeo, gra­zie ai buoni rapporti con il procuratore di Inler, Dino Lamberti, ed alle conoscenze in loco di Albertino Bigon, papà di Ric­cardo, ha focalizzato le attenzioni su due giovani di sicuro avvenire. Il primo si chiama Riccardo Rodriguez, classe ‘ 92, un difensore di piede mancino che alla sua età fa già faville. Gioca nello Zurigo ma si è già messo in luce nelle nazionali minori ( ha vinto il mondiale in Nigeria U.17) tanto da meritare una convocazione in quella maggiore. E’ nato in Svizzera ma da genitori sudamericani. Ha ammesso il suo procuratore, Di Domenica: «Un mese fa ho parlato con persone vicino al Napo­li ma niente di concreto. Se davvero ci fos­se un interessamento dall’Italia, ne sa­remmo ben lieti».

L’altro talento è Xherdan Shaquiri, classe ‘ 91, trequartista del Basilea, nel mirino di diversi club europei. Di lui si dice sia un piccolo Messi. E’ originario del Kosovo ma naturalizzato svizzero. Fa già parte della nazionale maggiore. Sot­tolinea Pierluigi Taci, ct dell’Under 21 el­vetica: «Parliamo di un talento sicuro. Ha potenza esplosiva, tecnica e personalità. Si è messo in mostra nella finale dell’Eu­ropeo persa con la Spagna».

IN SPAGNA- Di queste ultime ore, la notizia di un interessamento del Napoli per il centrale difensivo, nazionale Under 21, dello Sporting Gijon, Alberto Botia, clas­se ‘ 89.

IN ITALIA- Ma è in Italia che potrebbe an­dare in porto un altro colpo alla Hamsik. Gli osservatori azzurri hanno nel mirino due promesse del Brescia, entrambi cen­trocampisti: il polacco Salomon (‘ 91) ed il belga El Kaddouri (‘90). Prima che si scateni l’asta, il Napoli vorrebbe opzio­narli. E poi quel Gaston Ramirez, uruguagio del Bologna, che resta in cima alla lista dei desideri. Ma non si tratta più di una scoperta e ci vorrebbe anche un investi­mento piuttosto importante.

Fonte: Corriere dello Sport

Articolo modificato 12 Ott 2011 - 11:55