Tuttavia nelle gare sin ora disputate nella massima manifestazione Uefa, sono emersi alcuni problemi fisiologici di questa squadra, troppo abituata ad un gioco veloce e di contropiede che facilmente stanca e che finisce per essere sterile ad avversario schierato.
Il centrocampo è apparso ancora troppo roccioso e poco di qualità per tali palcoscenici; Inler che doveva dare quel tocco in più alla mediana azzurra appare in forte ritardo e Gargano di conseguenza è chiamato spesso a dover impostare il gioco, caratteristica che non gli si addice in pieno (Non poteva essere utile Cigarini?).
In attacco manca un giocatore in grado di dettare l’ultimo passaggio; la scorsa stagione si era tentato con il principito Sosa, mai però entrato negli schemi del tecnico livornese.
In difesa manca l’esperienza di un veterano in grado di dare sicurezza all’intero reparto; ed in mancanza di ciò si preferisce dare fiducia ad Aronica piuttosto che ai giovani Fideleff e Fernandez.
Il progetto è in pieno decollo, ma per evitare un brusco atterraggio sarà necessario apportare i giusti correttivi.
Articolo modificato 25 Gen 2013 - 18:56