In estate Santana ha accettato ad occhi chiusi la proposta del club azzurro. Arrivare in una piazza calorosa e ad hoc per gli argentini; disputare match di prestigio grazie alla Champions; la consapevolezza di dover faticare tanto per strappare minuti e presenze a quei tre lì davanti. Ma il calcio è fatto anche di momenti, le prime donne possono andare in affanno. E allora spazio nel catino del Sant’Elia per la prestazione più che dignitosa del ragazzo della Patagonia, utilizzato da Mazzarri nel passato recente solo part-time. E se quella randellata sul palo avesse avuto esito migliore, l’ottimismo e l’autostima ritrovati sarebbero saliti alle stelle. Fortuna nella sfortuna, perchè questa piccola delusione consegna al Napoli un Santana risorto, lucido, fisicamente affidabile. La versione che più gli appartiene. Meglio tardi che mai.
Articolo modificato 24 Ott 2011 - 15:48