Lo scorso campionato successe che i bianconeri udinesi tagliarono fuori dai giochi “scudetto” il Napoli sorprendente di Mazzarri, in una gara in cui la fortuna non fu alleata degli undici azzurri, soggiogati dalla furia di Inler e soci, orfani di Sanchez e di Di Natale, con un German Denis in gran spolvero, autore del primo gol, ed un Pasquale sulla corsia sinistra in grado di mettere in imbarazzo Campagnaro. Nella ripresa ci penso proprio Gokan lo svizzero a determinare in modo definitivo l’andazzo del match con una bordata dai 25 metri che tagliò fuori De Sanctis fino ad allora brillante protagonista di sontuosi interventi. Tutti ricorderanno il volto di Inler dopo la rete, quasi dispiaciuto e per nulla inebriato da quella rete contro coloro i quali da lì a qualche mese sarebbero stati i suoi tifosi. Il “forcing” finale fu affidato ad uno stralunato Lavezzi e ad un Cavani sprecone dal dischetto (si fece parare un rigore da Handanovic che avrebbe potuto riaprire la gara). Una traversa di Maggio negli ultimi dieci minuti di gioco sancì che quella partitaa fosse stata già segnata, oltre che da Inler e Denis, anche dalla malasorte. A rendere ancor più beffarda la serata fu il gol del 1-2 di Mascara al 95′, che scaturì solamente rimpianti e nulla più. La speranza è che stasera il Napoli sfrutti in modo più incisivo le assenze “pesanti” (Isla e Di Natale ndr) e porti in cascina 3 punti fondamentali più per il morale che per una classifica ancora corta e avara di protagonisti in vena di sprint.