Però pochi minuti dopo riecco il Lavezzi che conosciamo, non riesce a concretizzare un a facile situazione da rete sfruttando una palla regalata da un’incertezza della difesa friulana. Sfreccia per il campo come una saetta, è difficile rimproverarlo per la chance fallita. Ma il Pocho sa fare solo gol difficili? La finalizzazione per un attaccante è il pane per i suoi denti, ma Lavezzi non è un semplice attaccante: lui rompe gli schemi. E’ una mina vagante, grazie alle sue accelerazioni e alle sue triangolazioni riesce a scardinare i sistemi difensivi più collaudati. Infatti l’Udinese, fino a ieri sera, in 8 partite di campionato aveva incassato una sola rete.
La marcatura è solo la punta dell’iceberg per Lavezzi, l’importanza e il contributo che il numero 22 del Napoli fornisce al sistema di gioco impostato da Mazzarri, prescinde dalla sua vena realizzativa. Il suo compito e far segnare, poi se arriva qualche gemma preziosa non può far altro che regalare una gioia ai tifosi azzurri: 365 volte forza Lavezzi!
Alessandro D’Auria
Articolo modificato 27 Ott 2011 - 09:23