Nel calcio, come nella vita, i giorni si susseguono troppo velocemente, non regalando spazio a riflessioni fredde ma sempre ancorate ad emozioni troppo forti.
Continuando ad essere esortati a “salire sulla giostra“, nel luna park ci siamo entrati per davvero ma abbiamo sbagliato a scegliere la nostra linea di divertimento.
Grazie alla sbornea da Champions, abbiamo bendato i nostri occhi ed abbiamo inserito il gettone un po’ dove capitava: CLICK.
Abbiamo tolto la benda e dai crampi allo stomaco ci siamo resi conto di aver scelto le montagne russe.
E così siamo saliti tre metri sopra al cielo per poi riscendere negli inferi e il giorno dopo tornare a risalire.
Chievo, Villarreal, Manchester City, Udinese, Catania.
Un sali e scendi che non fa bene a nessuno, soprattutto alla squadra che rischia di essere destabilizzata e, per paura, chiudere gli occhi anche durante il giro della morte sul campo del Bayern Monaco.
Bisogna munirsi di serenità , guardare il cielo e la terra con la stessa distanza d’animo per non soffrire più di capogiri, spiegare a chi sale sulla giostra, quelli chiamati a sostituire poltroncine vuote, che cosa significa essere il Napoli.
Anche se spesso, per essere così freddi, bisognerebbe essere milanesi…Â
Antonio Manzo