Aurelio De Laurentiis ha più volte affermato che la stagione del Napoli ha come priorità la competizione continentale. Sarebbe normale e sensato se un concetto del genere fosse espresso da Moratti, Galliani, Abramovich o Perez perchè rappresentano squadre senza dubbio in grado di alzare la “coppa dalle grandi orecchie” all’Allianz Arena il prossimo maggio.
Il Napoli sta facendo una splendida figura in Europa ma, anche se dovesse qualificarsi per gli ottavi di finale, difficilmente andrà molto lontano.
Il match di Monaco ha emesso un verdetto secco e inappellabile: la squadra azzurra, da due anni a questa parte, è al centro di un progetto di crescita virtuoso e vertiginoso (come spesso ama dire Walter Mazzarri), ma la differenza con le grandi corazzate europee è palpabile e c’è ancora bisogno di tempo e lavoro per avvicinarsi ai top club del vecchio continente.
Proprio per questo motivo la stella polare degli azzurri dovrebbe essere il campionato: se non si disputa un grande stagione in Italia non si potrà rigiocare nell’Europa dei grandi e il progetto di crescita si bloccherebbe (proprio come sta accadendo alla Fiorentina del periodo post – Prandelli, per esempio).
In queste prime nove giornate abbiamo visto un Napoli implacabile con le grandi, ma deconcentrato e irritante con le medio – piccole. L’incontro con la Juve sarà davvero complicato, ma è perfetto per accorciare le distanze dalla vetta della classifica, occupata proprio dai bianconeri, e per ridare slancio e continuità di risultati al campionato degli azzurri.
Il posticipo di domenica sera sarà solo la prima partita di un trittico durissimo (Juventus, Lazio, Manchester City: tutte di scena al San Paolo) che probabilmente influirà molto sull’intera stagione di Cavani e soci
Marco Soffitto
Articolo modificato 4 Nov 2011 - 13:04