Ha voluto essere vicino a Lavezzi fino al momento di imbarcarsi per Buenos Aires. Poi Alejandro Mazzoni è rimasto a Milano, dove intende trattenersi per un paio di giorni. “Ho accompagnato il Pocho fino a Malpensa – dice – era molto carico per la Juve e fosse dipeso da lui avrebbe voluto sicuramente giocare. Aveva voglia di battere i bianconeri e cancellare così quei quindici terribili minuti di Monaco di Baviera. Poi c’è stato il rinvio. Lavezzi sta benissimo fisicamente e moralmente, specie dopo essere ritornato in nazionale. Sono solo preoccupato dai troppi spostamenti a cui dovrà sottoporsi: prima da Milano a Buenos Aires, poi a Barranquilla, quindi il ritorno in Italia, magari senza neanche giocare”.
Mazzoni è di casa a Milano. Vi si reca spesso. Qui ha incrociato per caso Ariedo Braida. “Ci siamo visti nella stessa palestra ma non abbiamo parlato di calcio. Lavezzi al Milan? Non c’è alcun fondamento. Al Manchester City? Neanche. Il Pocho si trova bene a Napoli e non ha alcuna intenzione di lasciare. Anzi, aspetta la sfida con il Manchester perchè quelle sono le partite che lo esaltano di più. E quella gara può essere importante per la qualificazione agli ottavi di Champions. Ormai il Napoli è diventato una squadra importante e forte. E può diventarlo sempre di più. Nel giro di pochi anni è cresciuta tanto e a mio avviso può ambire sicuramente ad andare avanti in Europa. Ma anche in campionato può dire la sua: il cammino è così lungo”.
Il procuratore di Lavezzi, che tra l’altro cura anche gli interessi di Campagnaro ( “E’ un difensore completo e non mi meraviglierei di una sua convocazione nella nazionale italiana”) nonchè di Chavez, confida di voler fissare un appuntamento con il presidente De Laurentiis per discutere di tante cose, non solo di Lavezzi. «Il contratto del Pocho? Tutto nella norma. Non posso dire niente. Ma il rapporto con il Napoli è ottimo in questo periodo. Si parla tranquillamente tra di noi senza problemi. Se il presidente vuole incontrarmi non c’è alcun problema. Abolire la clausola rescissoria? Deve parlarne De Laurentiis, col quale ho un ottimo rapporto, non io”»
Su Chavez, il manager argentino dice: “Trova poco spazio perchè nel Napoli ci sono attaccanti forti. Ma Mazzarri lo vede ogni giorno in allenamento. Secondo me ha delle buone qualità atletiche e tecniche. Controlla il pallone in corsa come pochi. Vediamo se entro gennaio avrà la possibilità di farsi notare, altrimenti valuteremo insieme con il Napoli come regolarci”.
L’appuntamento che Mazzoni vorrebbe fissare con De Laurentiis è finalizzato anche ad un eventuale panoramica sui talenti sudamericani: “Il presidente pensa che Lavezzi, Cavani ed Hamsik siano i pionieri del Napoli del futuro e vorrebbe cercarne altri come loro. Per questo stanno lavorando i suoi osservatori. Al momento non c’è tanto da proporre in Argentina come in Uruguay ma i riflettori del Napoli saranno sempre puntati su giovani di prospettiva e io se posso li segnalo”.