Ormai ci siamo. Manca davvero poco per iniziare a mettere un primo sigillo nella storia del calcio. Walter Mazzarri è ad un passo da un record personale in A. Se sabato sera il Napoli dovesse battere la Lazio al San Paolo, il tecnico toscano brinderebbe alla centesima vittoria nel calcio che conta. Un obiettivo non da poco per un tecnico cinquantenne che prima di approdare in azzurro aveva allenato nella massima serie solo Reggina e Sampdoria. Due formazioni queste che sicuramente non erano state costruite per vincere. Nonostante ciò, però, Mazzarri sia in Calabria che in Liguria ha detto la sua: salvò gli amaranto partendo con undici punti di penalizzazione e portò i blucerchiati in Europa e a disputare una finale di Coppa Italia. Trentatrè i successi a Reggio, ventotto a Genova. Con il Napoli, essendo rimasto per il terzo anno consecutivo, è a quota trentotto. Sommando tutti i numeri si arriva a novantanove. Un bel bottino che potrebbe far ritrovare il sorriso ad un Mazzarri che negli ultimi tempi è apparso troppo nervoso. I due ko consecutivi con Catania e Bayern Monaco gli hanno fatto perdere un po’ le staffe e ha iniziato a prendersela con una parte della stampa. Sarebbe stato opportuno giocare e vincere con la Juve in modo tale da scrollarsi di dosso un po’ di rabbia ma purtroppo l’incontro è stato rinviato al 29 novembre prossimo per maltempo. Sotto con la Lazio, dunque. Vuoi o non vuoi, Reja deve posare i tre punti per consentire a Mazzarri di festeggiare il centesimo successo ma soprattutto per far tornare un po’ di sereno nell’ambiente partenopeo. Le reazioni del toscano sono inutili. Non deve dimostrare niente a nessuno. Non solo per ciò che ha fatto in passato ma per gli ottimi risultati che ha raggiunto con il Napoli.
Tanti i tabù caduti da quando si è seduto sulla panchina azzurra. Senza dimenticare che ha sempre conquistato l’Europa. Se non ci fosse stato difficilmente l’attuale gruppo sarebbe approdato in Champions League. Si temeva un crollo nel girone della morte ed invece Cavani e compagni hanno fatto sempre bella figura. Anche all’Allianz Arena sono caduti a testa alta mentre nelle tre gare precedenti avevano espresso un buon calcio. Certo, i pezzi pregiati ci sono ma Mazzarri ha avuto l’abilità di far rinascere calciatori che erano ormai al dessert, neanche alla frutta. Con lui il Napoli ha battuto la Juventus a Torino dopo 21 anni, stessa cosa è successa con l’Inter più di un mese fa. Per non parlare delle vittorie su campi ostici come Brescia, Bergamo e Cagliari. Qualsiasi precedente negativo il buon Walter l’ha fatto diventare positivo. E non è finita ancora. Se sabato dovesse battere il Manchester City al San Paolo addirittura si aprirebbero le porte degli ottavi di finale della massima competizione internazionale. Certo, si dovrebbe andare a vincere pure in casa del Villarreal ma l’impresa non sarebbe impossibile. Le possibilità per poter proseguire l’esperienza europea ci sono tutte. I citizens allenati da Roberto Mancini sanno bene che a Fuorigrotta non sarà facile uscire indenni. Ne sa qualcosa il Bayern che non è riuscito a vincere e alla fine stava anche rischiando di perdere. Cento di questi giorni, quindi, per Mazzarri. La speranza è che a fine stagione le vittorie in serie A per lui possano essere molte di più. Sì perché il Napoli ha bisogno di conquistare quanti più punti e possibile per potersi giocare il campionato fino alla fine. Sarebbe un peccato uscire fuori dai giochi in un anno dove si potrebbe addirittura lottare per il tricolore. Fino ad oggi non c’è stata una vera e propria leader e sarebbe il caso di sfruttare il momento per far sognare ancora i tifosi napoletani. Lo scudetto sarebbe il massimo ma già arrivare sul podio vorrebbe dire rigiocare nuovamente in Champions League. E non sarebbe male farlo per il secondo anno consecutivo. Per Mazzarri sarebbe la consacrazione definitiva nel calcio che conta.
Fonte: Il Roma