L’universo Mazzarri, i segreti di campo dell’allenatore toscano, il lavoro tattico, tecnico e atletico rimodellato per le nuove esigenze di Champions e i tanti impegni ravvicinati. La metodologia di lavoro per fronteggiare il tour de force.
La settimana tipo diventata un optional, il lavoro sulla sfida successiva concentrato in appena due giorni. Sarà così anche stavolta. Due giorni appena per preparare la supersfida con la Lazio. Mazzarri come sempre è arrivato a Castelvolturno in grande anticipo rispetto a tutti quanti gli altri per preparare gli ultimi due allenamenti, insieme al vice Frustalupi e agli altri collaboratori. E oggi il tecnico metterà a punto gli ultimi dettagli e proverà gli schemi sui calci piazzati, sia difensivi che offensivi. In due giorni si analizzano pregi e difetti degli avversari e si mettono a punto gli schemi per colpire la squadra di Reja e quelli difensivi per evitare di prendere gol.
Soltanto due giorni con la squadra al completo, anzi uno visto che il colombiano Zuniga tornerà in giornata e gli argentini Lavezzi e Fernandez sono arrivati ieri a Castelvolturno ad allenamento già in corso. Un margine di tempo ridottissimo per preparare il prossimo impegno. Ecco, questa è la sostanziale novità del programma di lavoro di Mazzarri, che si è dovuto giocoforza adattare.
La preparazione della partita tutta condensata in poco tempo, viene focalizzata l’attenzione su alcuni input base con la tattica da spiegare in sala video e poi sul campo. Mazzarri illustra alla lavagna i movimenti ai calciatori ma c’è poi pochissimo spazio per le esercitazioni. Molta parte teorica, poco parte pratica, questa la conseguenza dei tanti impegni ravvicinati con l’ulteriore complicazione delle nazionali.
L’allenatore deve sostituire il lavoro di campo con molta più didattica e le sue nozioni tattiche sulla partita vengono provate direttamente in partita, questa è la grossa incognita perché gli azzurri possono fare più fatica a metabolizzare i movimenti. Mazzarri dà le spiegazioni prima nella saletta video, quella a fianco agli spogliatoi, e poi direttamente sul campo di allenamento a Castelvolturno. Il tecnico toscano dà grande importanza a questo aspetto tenendo presente che non si possono sovraccaricare i calciatori con troppe informazioni in un solo appuntamento perché occorre fare i conti con la soglia di attenzione. Questo rappresenta il principale cruccio per il tecnico che dà grande importanza ai particolari durante la settimana per avere risposte in partita.
La settimana tipo prevede il martedì l’analisi al video della partita precedente per correggere gli errori, oltre alla parte atletica con il preparatore Pondrelli. Il mercoledì si preparano in due sedute diverse i movimenti difensivi e quelli offensivi che poi vengono verificati nella partitella del giovedì, fondamentale per la sincronia dei movimenti, per i tempi della squadra. Il venerdì comincia lo studio degli avversari, il sabato grande attenzione agli schemi sui calci piazzati che quest’anno hanno funzionato bene (vedi i due gol di testa dell’argentino Fernandez a Monaco e quello di Maggio sempre di testa contro l’Udinese). Ora il lavoro di cinque giorni viene condensato in due giorni (quelli che precedono la gara e da un punto di vista atletico sono dedicati allo scarico) e vengono privilegiati gli aspetti tattici più importanti.
Questa, tra l’altro, è anche la settimana più complessa perché i nazionali sono rientrati in momenti diversi a Castelvolturno. E soprattutto per chi rientra alla base da viaggi transoceanici il riadattamento diventa più complicato, sia per una questione fisica (smaltimento di fuso e ore di viaggio) che per una problema di concentrazione. I nazionali devono riabituarsi al modulo tattico del club dopo aver cambiato tutto nelle nazionali, rientrare con la testa in quello che è l’universo Napoli.
E il lavoro di Mazzarri è già questo, colloqui personalizzati con i nazionali, un lavoro sulla testa dei calciatori per farli ritrovare il più in fretta possibile la concentrazione. Oltre al lavoro atletico mirato, viene verificato il dispendio energetico nelle gare con le nazionali e vengono preparate tabelle specifiche per velocizzare i tempi di recupero.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 18 Nov 2011 - 09:27