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Cavani scatenato alla vigilia del match di domani contro la Juventus:

 “Sono  partite nelle quali ci si carica da soli. Dobbiamo preparare la gara contro la  Juve nello stesso modo di quella con il Manchester speriamo di regalare una  bella gioia alla città”.

Tre gol in cinque giorni. Quarantadue in maglia azzurra, bomber europeo di tutti  i tempi con undici reti e in risalita in campionato dove ora è a quota cinque.  Il Matador è tornato decisivo per il Napoli.

 “Maradona era un giocatore unico,  ha vinto tutto quello che poteva vincere, con lui non ci sono paragoni – ha  dichiarato in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Eurosport – non  posso non essere contento di rappresentare una squadra come il Napoli, di  giocare per una tifoseria come quella napoletana. Qui tutti, da tifosi a  società, ti fanno sentire una star, questo è molto importante. I complimenti  sono la conferma del buon lavoro che sto facendo. Ho fatto sicuramente del mio  meglio per crescere e cercare di aiutare la squadra a crescere a sua volta, e  non posso che essere fiero del mio lavoro”.

Cavani tornato decisivo negli  ultimi istanti, esattamente come l’anno scorso. A Bergamo si è rivista la zona  Cavani, quella dei gol pesantissimi nei minuti di recupero, come l’anno scorso  contro il Lecce in campionato e in Europa League con lo Steaua all’andata e al  ritorno. E lo sguardo del Matador è già allungato sulla Juventus, domani sera la  partitissima al San Paolo.

“Queste sono partite nelle quali ci si carica da  soli. Dobbiamo preparare la partita contro la Juventus nella stessa maniera in  cui abbiamo preparato quella con il Manchester City e speriamo di regalare una  bella gioia a tutta la città”,ha detto Edinson. La Juve colpita e affondata  l’anno scorso con una tripletta, una vittoria indimenticabile, il Matador portò  a casa il pallone della vittoria. Ora è una Juve diversa, in testa alla  classifica e con un allenatore, Conte, che ha trasferito la sua mentalità  battagliera. Una Juve che arriva a Napoli con nove punti in più in classifica.  Una partita tagliata su misura per l’uruguaiano che si esalta proprio nei grandi  appuntamenti: la sua serata migliore quest’anno è stata con il Manchester City  di Mancini.

 “Il City? Non mi interessa se piaccio o meno al club degli sceicchi.  La mia unica ambizione è quella di dare il mio contributo al Napoli in questa  competizione europea”, ha ribadito a più riprese, fino alla vigilia del match di  Bergamo.

Con la Juve si riparte dall’inizio con il tridente delle meraviglie,  oltre ad Hamsik, l’attaccante uruguaiano avrà di nuovo Lavezzi al fianco dal  primo minuto e ciò ovviamente rappresenta un vantaggio. Una tripletta quest’anno  al Milan, la migliore partita in campionato al San Paolo. Già castigata una  grande, ora il Matador ha la possibilità di ripetersi, di vivere un’altra serata  magica. Un sorriso largo così a Bergamo dopo il gol. La corsa sfrenata verso la  panchina, l’abbraccio dei compagni, di Cannavaro e di chi era a bordo campo: un  enorme mucchio giallo sotto lo sguardo di Mazzarri che ci credeva fino alla fine  indicando l’orologio per segnalare il recupero da effettuare. La gioia regalata  ai duemila tifosi napoletani nel settore ospiti, replicata poi in differita  quando sul maxi schermo dello stadio sono state rimandate le immagini del  gol.
Edinson calza le nuove scarpette, quelle con un microchip che  all’occorrenza può memorizzare velocità e distanza percorsa. E Cavani ne  percorre di chilometri per aiutare la squadra, anche se a Bergamo ha sprecato  meno energie in copertura mantenendo la lucidità nell’attimo più importante  quando con il piatto destro ha beffato Consigli all’ultimo assalto  azzurro.
Manchester City, Atalanta, ora la Juve. Il Matador non conosce turn  over, gioca sempre tenendo presente anche gli impegni con la nazionale  uruguaiana. Non può fermarsi adesso, sul più bello. Ha voglia e carica  agonistica, sono queste le sue partite. La Juve per il rilancio in campionato,  poi forse si ferma con il Lecce per ripartire contro il Villarreal, un’altra  partita al di sopra della media, quella che può valere la storica qualificazione  agli ottavi di Champions League. Morale a mille ieri mattina durante  l’allenamento di scarico a Castelvolturno, c’era anche Triulzi, uno dei suoi due  procuratori. Poi relax in famiglia con sua moglie Soledad e il piccolo Bautista.  Da oggi si pensa alla Juventus, alla nuova impresa da firmare.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 28 Nov 2011 - 09:31