Il confronto indiretto del sabato sera (Lazio-Juve e Atalanta- Napoli) la Signora Omicidi ha avuto la meglio: è arrivata in testa battendo una prima della classe e lasciando il Napoli alle prese con una Onorevole Provinciale che gli ha reso dura la vita cedendo solo in Zona…Mazzarri. Ho invocato più d’una volta il tecnico azzurro perché restituisse al campionato il mai bastante tesoro di preziose sorprese esibito nella scorsa stagione; ho ricordato come il Walter abbia praticamente aggiornato gli usi e costumi del torneo inventandosi le partite di novantacinque minuti. Sabato sera, da Bergamo, ho ricevuto una risposta rassicurante con il gol assassino di Edinson Cavani al 93′, dimostrazione di salute fisica e mentale nonostante le energie spese con il City: con questo s’è capito che il meritato riposo può attendere maggio, non essere invocato a scusante di ogni esibizione negativa o a carburante per Scatti & Fughe, come se il Napoli fosse una squadra di mollaccioni. Rassicurante anche il cinismo dell’ultimo colpo, messo a segno per disperazione di una bella Atalanta che con Denis ha vinto un terno al lotto. Mazzarri mi ha detto che non poteva dargli la libertà e le presenze che pretendeva, e posso capirlo e insieme spiegare perché il mancato Tanque Napoletano sia diventato capocannoniere; e tuttavia mi si permetterà di pensare che l’argentino meritasse il trattamento di Cavani, la nomina a titolare, magari non “issimo”, e tuttavia molto più utile di Lucarelli e Pandev. La cinica Signora Omicidi troverà domani sera il cinico Signor Napoli in una delle tante sbandierate partite-verità, quando in realtà gli appuntamenti qualificanti sono pochi; e il Napoli ne ha già onorati due, con il Milan e l’Inter. La cinica e organizzatissima Signora Omicidi ha bisogno di battere il Napoli per potersi davvero avviare lungo il Viale dello Scudetto; il Napoli “cavanizzato” ha bisogno di metter sotto questa Juve per farsi una bella iniezione di fiducia, per smettere di snobbare il campionato, per affrontare l’Europa senza tremori: il Villarreal è pronto a consegnargli la laurea, non faccia fesserie. La Juve è alla portata di una squadra che intera è una meraviglia, turnoverizzata un disastro. La Juve ha un Pirlo prodigioso e peraltro soggetto ad essere contrastato con forza e intelligenza; mancherà, invece, del giocatore simbolo che ormai non è più Del Piero (lo dico con considerazione di Alex) ma Marchisio. L’ho sentito, nelle ultime ore, e ho capito perché questa Juve prima in classifica merita di esser presa nella massima considerazione: Antonio Conte, il cinico dal ciuffo, le ha insegnato a lavorare con entusiasmo, a muoversi sul campo non come a un defilèe ma secondo il passo della battaglia. È inoltre una Juve italiana mossa anche da un velato patriottismo peraltro ben interpretato da Gigi Buffon, il portiere trascorso dal “boja chi molla” alle alate parole del Quirinale. Torno a una sana abitudine, al pronostico sfacciato: il Napoli ha la qualità e la forza per risalire la classifica italiana e per andare a cogliere successi europei. Dipende da se stesso, non dagli avversari. Secondo me.
Fonte: Il Roma.net
Articolo modificato 28 Nov 2011 - 09:19