Il pari acciuffato all’ultimo secondo a Bergamo ha caricato gli azzurri in vista del recupero di martedì contro i bianconeri. Una partita da vincere per rientrare in corsa anche in campionato. Mazzarri potrà contare sui 60 mila del San Paolo e sulla ritrovata vena del bomber uruguaiano. Altro episodio di violenza: rapitana la fidanzata di Lavezzi
Il giallo s’è risolto in pochi minuti, ma dà l’idea di quanto il Napoli tenga al recupero di martedì sera con la Juve, che può rimettere in corsa gli azzurri anche in campionato. S’era sparsa la voce di un’ammonizione di Lavezzi, nel movimentato finale della partita di sabato sera contro l’Atalanta. Cavani aveva appena riafferrato in extremis il pareggio, a tempo abbondantemente scaduto. I dirigenti azzurri, invece di esultare, si sono però fiondati con grande fibrillazione nello stanzino dell’arbitro, per dare uno sguardo da vicino al referto del direttore di gara e accertarsi che il Pocho (in diffida) non figurasse tra i giocatori puniti con il cartellino giallo. Poi è stato Mazzarri in persona a tranquillizzare in tv i tifosi. “Era un equivoco, la squalifica non scatterà”.
Sarebbe stata una autentica beffa, per il Napoli. Lavezzi, turn over a parte, era stato infatti lasciato a lungo in panchina proprio perché sotto diffida, per evitargli il rischio di una squalifica. Gli azzurri, come si è visto pure nella sofferta trasferta di Bergamo, non possono davvero fare a meno della fantasia e dei guizzi dell’attaccante argentino, che in questo momento è insostituibile almeno come Cavani. “Il Pocho è un giocatore determinante e mi dispiace sempre doverlo lasciare fuori”, ha infatti ammesso dopo la partita Mazzarri, tirando comunque un sospiro di sollievo per il pareggio raggiunto al quarto minuto di recupero. “La nostra reazione dopo aver subito il cazzotto di Denis è stata vigorosa e abbiamo meritato di portare via un punto. Per noi questa era una sfida pericolosissima, dopo la grande impresa in Champions League con il City. Sapevano che sarebbe stata una serata difficile e sul campo dell’Atalanta si può anche perdere”.
Il Napoli è invece riuscito a evitare il ko, perdendo peraltro terreno dalla vetta della classifica. Mazzarri, però, non ne fa un dramma. “Lo scudetto? Noi non abbiamo mai parlato di primo posto, sono stati gli altri che ci hanno dato per forza questo obiettivo. E’ risaputo, tra l’altro, che chi gioca la Champions deve lasciare per strada 8-10 punti nel campionato”. E sono nove, guarda caso, le lunghezze che ora separano gli azzurri dalla Juventus. “I bianconeri sono una grande squadra e non partecipano alle Coppe”.
Nessuna meraviglia, insomma. Ma il Napoli, nel recupero della sfida rinviata per il maltempo lo scorso 6 novembre, proverà in tutti i modi ad accorciare le distanze dalla prima in classifica. Mazzarri potrà contare sull’aiuto dei 60mila del San Paolo (vicino il tutto esaurito) e soprattutto sul ritorno in campo dei 4 titolari risparmiati sabato con l’Atalanta: Aronica, Maggio, Lavezzi e Inler. Il regista svizzero si è subito rimesso a disposizione dopo l’infortunio e ci sarà. Notte più agitata per il Pocho, per la rapina a mano armata subita a Posillipo dalla compagna Yanina, che comunque non ha sporto denuncia. Giorni fa era toccato alla moglie di Hamsik, Martina, d’essere presa di mira dai ladri. Inevitabile un po’ di tensione tra i giocatori. Gli azzurri, però, tenteranno di mantenere la concentrazione e sono determinati a tornare in corsa pure in campionato, fermando la Juventus. Cavani, dopo la tripletta ai bianconeri della scorsa stagione, ha una una voglia matta di concedere il bis.
Fonte: repubblica.it
Articolo modificato 28 Nov 2011 - 09:27