Nella serata in cui i “gunners” festeggiano i 125 anni di storia calcistica, la squadra allenata da Arsene Wenger sfida i blue di Liverpool. Prima del fischio d’inizio passarella dei campioni più rappresentativi della storia del club, tra cui spiccano Ian Wrigth e Thierry Henry, quest’ultimo probabilmente il giocatore più grande e più amato dell’Arsenal, tant’è che gli è stata inaugurata una statua che lo raffigura proprio all’esterno dello Stadio che una volta era chiamato “Highbury Park”. Pronti via e Arsenal subito pericoloso con Gervinho che sbaglia un assist al bacio di Theo Walcott, cincischiando a tu per tu col portiere Howard. E’ poi il turno del gallese Ramsey che al limiti si ferma, dribbla il difensore e prova il tiro a giro alzando la palla di poco oltre la traversa. Ancora un’azione travolgente di Gervinho che questa volta spara addosso al portiere, evidenziando limiti in fase conclusiva. Everton in bambola, il centrocampo non è in grado di innesacare l’attacco ben piazzato con Cahil e Saha, i quali risulteranno nulli e privi di spunti per l’intero match. La ripresa si apre ancora con il monologo Arsenal. Walcott si incunea sulla parte destra dell’area dei “Blue” e spara in porta testando i riflessi di un attento Howard. Dopo una fase di studio, al settantesimo minuto si sblocca la gara; lancio perfetto di Song che pesca in area Van Persie che si coordina di sinistro e colpisce la palla al volo indirizzandola sul secondo palo in modo imprendibile per l’estremo difensore. E’ un gran goal che manda in visibilio lo stadio “Emirates” di Londra, compreso Henry che si alza ed applaude il gesto tecnico dell’olandese, vicino ad emulare le gesta del connazionale Bergkamp che da quelle parti ha spopolato proprio in compagnia dell’asso francese. L’Everton proverà a scardinare la difesa dei Gunners senza esito, la partita volge al termine con l’Arsenal che punta al possesso palla per annullare gli attacchi tendenzosi ma sterili. Vittoria meritata nel giorno del compleanno, buona prova della squadra londinese, dopo le ultime apparizioni non sempre brillanti.
SPOTLIGHT ON
Nel caso in cui Il Napoli dovrà sfidare i Gunners, potrebbe puntare molto sul gioco in velocità di Lavezzi, in grado di mettere i crisi uomini come Mertesacker e Koscielny , non certo “fulmini di guerra” e spesso in difficoltà quando vengono pressati, in più il centrocampo vive sulla buona luna di Song e Arteta, non sempre ai livelli di ieri sera. Di certo si tratta di una squadra che in questo momento potrebbe essere paragonata agli azzurri, con il punto a favore dell’esperienza internazionale che ai partenopei manca. Armati di determinazione e concentrazione, sia in casa che a Londra, si potrebbe tentare l’impresa, anche se preoccupa lo spessore tecnico di uomini come Van Persie e Walcott, ad alti livelli anche con le rispettive nazionali, del camerunense Song, potente e dal piede vellutato, e dall’estro di Gervinho. Potrebbe essere considerata la meno peggio tra le grandi, ciononostante se si potesse evitare a dispetto di una squadra come l’Apoel Nicosia sarebbe preferibile.
Questo post in breve
Ecco la formazione scesa in campo contro l’Everton :
Arsenal – Szczesny, Djourou, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen, Arteta, Ramsey, Song, Gervinho, Walcott, Van Persie .
Articolo modificato 11 Dic 2011 - 11:04