Quando Gianluca Grava ritornò titolare con Mazzarri tutti gli avvoltoi si preparavano allo spettacolo (indecoroso) che si sarebbero ritrovati sotto gli occhi, con i campioni della massima serie a burlarsi del terzino venuto dall’inferno. E invece no. Molti dovettero ricredersi durante quelle sfide; erano i campioni a sentirsi sorpresi, incatenati, annullati nel loro gioco da un difensore sconosciuto. Gianluca Grava è così; ha sempre dovuto lottare contro l’indifferenza che suscitava il suo nome, sottovalutato per eccellenza.
Quando il 15 gennaio 2011, durante la gara al San Paolo contro la Fiorentina, Grava si infotuna al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro molti pensano che la sua carriera sia in dirittura d’arrivo. Altra sorpresa; appena 4 giorni dopo il Napoli annuncia il rinnovo del contratto fino al 2012. È l’ennesima sfida lanciata al difensore, un affronto per molti, una straordinaria dimostrazione di fiducia per altri. È sabato 3 dicembre 2011, scorrono i minuti finali della partita tra il Napoli e il Lecce, il risultato è oramai in cassaforte, ma c’è un’ultima emozione: Gianluca Grava torna in campo più di 10 mesi dopo il suo infortunio. L’ennesima sfida vinta, l’ennesimo tackle decisivo. Ma non finisce qui. Villarreal – Napoli, 7 dicembre 2011, partita decisiva per la storia della squadra azzurra; siamo sul risultato di 2 – 0 per il Napoli, la missione è quasi compiuta, gli ottavi sono a un passo. Ma c’è un ultimo sfizio da togliersi; Gianluca Grava entra sul terreno di gioco, è il minuto 92, per fare il suo esordio in Champions a 34 anni. Forse in quei pochi passi che lo hanno portato verso il centro del campo avrà ripensato a tutte le battaglie vinte nelle serie inferiori, alle cocenti delusioni e alle enormi soddisfazioni. Forse, Gianluca Grava, in quei pochi istanti trascorsi su un campo durante la massima competizione europea, si sarà scoperto un po’ folle per quel suo attaccamento maniacale alla maglia azzurra. Ed allora avrà sorriso, in attesa di nuove frontiere da esplorare, e di battaglie europee da combattere. A te Gianluca Grava.
Raffaele Nappi
Articolo modificato 14 Dic 2011 - 22:18