E’ un capitano triste quello visto alla cena di Natale organizzata dalla Roma al Maxxi, il museo nazionale delle Arti, nel quartiere Flaminio. Le recenti assenze del “pupone”, vuoi per scelta tecnica, vuoi per gli innumerevoli infortuni che lo hanno martorizzato, hanno amplificato una situazione mai ben chiara fin dall’inizio dell’avventura della nuova proprietà e del nuovo tecnico Luis Enrique, probabilmente poco avvezzo a dar voce ai tanti che inneggiano ancora alla presenza indiscussa in campo di Totti, quasi come se gli fosse dovuto. Ma adesso sono altre le incomprensioni, proprio verso quel pubblico che ora sembra avergli voltato le spalle: «Se ho mai pensato di cambiare aria? Si, ci ho pensato soprattutto ultimamente. Se le cose continuano in questo verso continuerò ancora a pensarci. «Se il problema della Roma sono io, ci penseremo. Non parlo né della società, né del mister, né dei compagni. Mi spiace solo sentire alcune dichiarazioni dei tifosi romanisti nei miei confronti» Sono parole cariche di amarezza, che delineano un rapporto che si avvia su di una strada pericolosa, senza via di ritorno, considerando che il capitano è logoro, nel fisico provato dagli infortuni e dall’età, e, a questo punto, anche nella mente, fuorviata dalle ultime incomprensioni con la piazza, dove il rigore sbagliato contro la Juve sembra aver dato alito ad ulteriori polemiche: “E’ stato un passo falso: se avessi segnato credo che avremmo vinto e sarebbe cambiato il corso del match. Abbiamo affrontato a viso aperto la squadra più forte del campionato. Mi è dispiaciuto soprattutto per i tifosi e per tutto quello che ho sentito in giro. Io cerco sempre di dare il massimo. Spero di tornare a segnare già domenica prossima, mi sono dimenticato come si esulta.” . In un momento in cui molte “bandiere” sembrano ammainarsi, Totti era forse una di quelle figure “al di sopra di ogni sospetto“; queste parole colpiscono dritto al cuore di chi crede nella passione per la maglia, feriscono coloro i quali hanno sempre sostenuto che ci sono uomini che vanno al di là di ogni polemica o accusa; spesso abbiamo sentito cori del tipo “c’è solo un capitano“; oggi sembra non essere più così, le accuse feriscono a tal punto da far vacillare anche il più passionale dei giocatori di una squadra. Si è capitani anche superando la “barriera” ideologica delle polemiche. Vedremo se questa situazione che si è venuta a creare darà più o meno stimoli a capitan Totti per affrontare al meglio la sfida con gli azzurri di domenica sera.
Articolo modificato 15 Dic 2011 - 00:28