Il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocatelli, ha definito in tempi noti la squadra e il pubblico con un aggettivo particolare, mostruosi. Mostruosi rimangono ancora adesso i giocatori e i tifosi, il presidente e l’allenatore, soprattutto dopo una sconfitta così cocente come quella di ieri sera. Sarebbe davvero troppo chiedere all’ambiente di avere comprensione verso questi ragazzi, al di là dell’espressione di opinioni personali, di cui tutti hanno il diritto? Chi ama non dimentica; è questa la scritta dedicata al simbolo della storia del calcio napoletano. A non dimenticare deve essere prima di tutto il popolo partenopeo, mettendo da parte l’insoddisfazione del momento, anche se bruciante. Le gioie di quest’anno hanno un valore incommensurabile e nemmeno una partita sfortunata può cancellarle. Non bisogna accontentarsi del passato, ma nessuno nega il diritto di continuare a godere per quelle notti magiche. Alla fine siamo oramai abituati, siamo fatti così. Un giorno in paradiso e l’altro all’inferno. Speriamo di non restarci.
Raffaele Nappi
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Articolo modificato 19 Dic 2011 - 23:07