Un Napoli Europeo in uno stadio indecente: a quando la svolta?

Lo stadio San Paolo è il terzo stadio per capienza di spettatori, dopo il San Siro ( quello di Milan e dell’Inter ) e l’Olimpico ( quello di Roma e Lazio), è uno stadio dove hanno giocato ( e ci giocano ancora ) tanti campioni, partendo da Maradona finendo ai tempi nostri, quelli di Cavani e Lavezzi. Il San Paolo, dopo i lavori per il Mondiali del 1990, aveva una capienza di 76.824 posti,con la chiusura del terzo anello la capienza omologata dello stadio si è ridotta a 60.240 posti.

Dove nasce il problema?

Il problema non nasce dalla capienza degli spettatori o dalla chiusura del terzo anello ( chissà quando verrà mai riaperto), ma il vero problema sono i servizi dello stadio San Paolo, che dire “sono imbarazzanti”, usiamo un eufemismo. Troppa differenza tra il costo di un biglietto e il servizio che offre ai tifosi, partendo dai bagni ( davvero inquietanti) finendo al consumo di cibo e bevande con prezzi altissimi. Una squadra di calcio dove a febbraio disputerà gli ottavi di Champions League non può e non deve avere uno stadio in queste condizioni disagiate, merita altro, merita sicuramente molto di più. Il San Paolo è l’unico stadio a non avere il tabellone luminoso che indica il risultato, i risultati delle altre partite e le formazioni ufficiali. De Laurentiis, ufficialmente, ha dichiarato che li ha acquistati ma sta avendo grane con il comune per metterli nell’impianto. Io non credo che i tifosi possano ancora aspettare, meritano uno stadio degno del loro calore. Degno degli ottavi di Champions League.

 

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