“E’ una bellissima esperienza quella che stiamo facendo e speriamo di arrivare ai mondiali. Una volta raggiunto questo obiettivo, vorremmo anche non partecipare passivamente. Noi italiani abbiamo una brutta considerazione del calcio giapponese, ma è un calcio in forte ascesa. I calciatori sono di scuola brasiliana e io sono molto fiducioso per la qualificazione ai mondiali. Nel Napoli il giapponese, come tipologia di calciatore, ci starebbe bene sia per capacità tecnica che per cultura tattica. Bisogna avere coraggio e mi rammarico molto del fatto che oggi, in Italia, ancora non si investa, su calciatori giapponesi o coreani, a differenza della Spagna ad esempio o della Germania. Il Napoli di oggi può sembrare dalla doppia personalità ma io credo che è un percorso che una squadra come il Napoli deve pagare se vuole costruire la propria storia. Non si può pretendere di essere considerata top level se non si spendono tutte queste energie. La Champions ti porta a pagare qualcosa in campionato, non tanto sotto l’aspetto fisico ma sotto quello mentale. E’ difficile dare dei giudizi senza conoscere lo spogliatoio per cui è giusto che certe considerazioni sui giocatori le faccia Mazzarri. Dall’esterno posso dire che il Napoli deve tener presente tutti gli impegni perchè in poco meno di 100 giorni ha fatto 16 partite in campionato e 6 partite di Champions, oltre alle nazionali. Sono circa 30 competizioni in cento giorni e questo vuol dire una partita ogni 3 giorni e bisogna tenerne conto. Fa benissimo l’allenatore a monitorare lo stato di salute di ogni singolo giocatore. Le feste saranno un’occasione per rilassarsi dopo un periodo di stress della squadra. Da tifoso dico che il Napoli può fare il massimo in Champions, ma mi rendo conto che è una squadra nuova in una competizione a certi livelli. Spero poi che riacquisti punti in Campionato, perchè il risultato in Campionato è importante per riproporre certi risultati in Champions il prossimo anno.”
Articolo modificato 20 Dic 2011 - 13:50