Quando Cavani mise piede a Napoli, De Laurentiis svelò le modalità particolari scelte per prendere l’uruguaiano dal Palermo, ed a molti sembrò una mossa sconclusionata e basata su una sfiducia di base sulle reali capacità del calciatore. Nulla di più sbagliato. Dopo qualche mese, l’iter di acquisto che il presidente azzurro stipulò con il patron rosanero Zamparini venne elogiato ed etichettato come uno dei più innovativi e intelligenti degli ultimi anni. Tant’è vero che il ds Bigon ha conservato quelle clausole per riproporle nell’affare Vargas: il trasferimento raggiunge un totale di 14,8 milioni di dollari e prevede il prestito che scade nel luglio 2012 con successivo obbligo di riscatto. Dai 14,8 mln di dollari del trasferimento, circa 2.7 mln di dollari andranno agli intermediari dell’operazione, ovvero ripartiti tra gli agenti del giocatore e allo stesso Vargas. Dei restanti 12.1 milioni dollari, il 65% andrà all’Universidad de Chile mentre al Cobreloa – ex club dell’attaccante cileno – andrà il 30%. Una serie di spettanze da suddividere, quindi, nell’ambito di un affare che ha l’odore della mossa ancora una volta vincente. Di certo non potremmo aspettarci subito l’esplosione del ragazzo, proprio per questo il prestito fino a luglio 2012 con obbligo di riscatto sembra essere quasi un esame per testare la maturità tecnico-tattica del cileno, dopodichè l’integrazione nell’organico azzurro avverrà attraverso un oculato periodo nel quale si avrà un quadro più o meno chiaro del reale valore del cartellino. Ancora una volta gli azzurri si misurano con le grandi non soltanto attraverso le gesta tecniche della Mazzarri Band, ma anche passando per uno scacchiere socetario valido e preparato che sa imbastire un affare con la dovuta preparazione. Anche attraverso clausole e contratti si costruiscono i successi.
Articolo modificato 24 Dic 2011 - 03:55