Dopo il brutto ko con la Roma, il Napoli ha risposto alle critiche che sono state fatte alla squadra e all’allenatore con un meraviglioso risultato contro il Genoa. Come giudichi la reazione degli azzurri?
“E’ una reazione alla quale il Napoli ci ha abituato. Il Napoli difficilmente ha avuto una striscia negativa da quando è arrivato Mazzarri e anche questo non era un momento particolarmente difficile perchè la squadra veniva dalla qualificazione in Champions con risultati buoni. La sconfitta con la Roma era stata pesante soprattutto per come era maturata e quindi, prima delle feste, la partita con il Genoa poteva presentare qualche difficoltà ma, fortuntamente, non c’è stato nessun problema ed è stata forse la partita più facile dell’anno. Serviva una partita così per una serata spettacolare e per chiudere un 2011 che è stato tra gli anni più belli della storia del Napoli perchè è riuscito ad arrivare terzo in Campionato ed è riuscito a qualificarsi in Champions in un girone difficile, andando al di sopra delle proprie possibilità. Quando una squadra riesce ad andare due volte al di sopra dei suoi limiti vuol dire che ha fatto qualcosa di straordinario.”
Il 2011 è stato anche l’anno degli “alti e bassi” in Campionato. Pensi che questo sia dovuto all’impegno in Champions oppure c’è qualcosa che non va?
“In parte sicuramente è dipeso dalla Champions, per il grande dispendio di energie sia sul piano mentale che fisico, ma non bisogna dimenticare il mancato inserimento dei nuovi arrivi, per infortuni o per altri motivi, che non ha permesso alla squadra di avere il contributo necessario a sostenere il duplice impegno. Con il turnover si sono persi troppi punti e questo ha peggiorato la posizione in classifica. Tutte queste cose assieme, unite ad un pizzico di sfortuna ed a conduzioni arbitrali a volte sfavorevoli, hanno tolto al Napoli quei 5-6 punti in più che avrebbe meritato. In realtà è pur vero che non c’era soluzione alternativa perchè le sfide di Champions andavano giocate con la formazione migliore. Era una strada obbligata e il Napoli l’ha scelta con tutti i rischi; non è stato fortunato, ma era da mettere in conto.”
Probabilmente Vargas è stato acquistato proprio nell’ottica del duplice impegno Campionato-Champions. Bigon ha detto che il cileno sarà l’unico acquisto della sessione invernale di mercato. Cosa ne pensi del calciatore e della decisione di non acquistare più nessuno in rosa?
“Sul fatto che Vargas sia un ottimo calciatore non ci sono dubbi, ma è anche vero che i calciatori stranieri hanno bisogno di un pò di tempo per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Per ora non ha grandi responsabilità; non deve trascinare una squadra e può mostrare il suo talento con calma. Credo sia un’ottima idea prendere giocatori giovani di talento a Gennaio così che si possano adattare meglio al nostro calcio, facendo prima quattro mesi di Campionato e poi il ritiro assieme alla squadra. Nel caso di Vargas, il suo talento è indubbio, resta da vedere in quanto tempo riuscirà a metterlo in evidenza nel nostro calcio. Non dobbiamo poi dimenticare che sono ancora da valutare le condizioni di Britos e soprattutto quelle di Donadel, perchè se quest’ultimo non risponde bene da un punto di vista fisico, il Napoli sarà costretto a prendere un altro centrocampista.”
A proposito di acquisti e cessioni, è stato detto che l’Inter di Moratti abbia lasciato Vargas al Napoli perchè interessata a Lavezzi e che ci sia già un accordo.
“Io credo che i giornalisti debbano andare sulle notizie, sulle certezze. Quando lasciano andare la loro fantasia combinano solo danni. Su Hamsik, Lavezzi e Cavani ne abbiamo sentite mille; gli stessi giornalisti danno prima delle pseudo notizie e poi le correggono e rivedono dopo pochi giorni. L’unica certezza è che questi giocatori sono ancora a Napoli e un’altra cosa certa è che De Laurentiis ha detto che li venderebbe solo per cifre folli e, in un momento come questo, in cui si deve pensare al fair play finanziario, è difficile anche per i grandi club elaborare offerte folli. Mettendo quindi tutte queste cose assieme, in maniera razionale, credo che sarà molto difficile che questi calciatori andranno via da Napoli. Noi dobbiamo fidarci delle parole di De Laurentiis perchè, fino ad oggi, ha dimostrato coerenza tra fatti e parole.”
In base alla tua esperienza, per il 2012, cosa dovranno fare Mazzarri e tutta la squadra per chiudere il Campionato in modo migliore della scorsa stagione e per continuare in Champions il cammino intrapreso?
“Secondo me non dovranno fare nulla di nuovo. Dzemaili e Pandev si stanno riprendendo molto bene; se a Gennaio possiamo aggiungere Vargas, Britos, Donadel e qualche altro come Fernandez che non hanno ancora dato il massimo, con 17-18 giocatori siamo in grado di far bene tutto sperando di vincere qualcosa. Far bene tutto significa vincere la Coppa Italia, arrivare tra le prime cinque in campionato e continuare il cammino in Europa a lungo termine. In Champions invece si dovrà cercare di fare più strada possibile sapendo che ci sarà, prima o poi, un limite che è rappresentato da due nomi attualmente, Barcellona e Real Madrid. Contro tutte le altre il Napoli se la può giocare.”
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Articolo modificato 27 Dic 2011 - 20:31